Valutazione dell’operato dell’Ulss 7, Finco e Marigo: “Le criticità ci sono ma serve ragionevolezza”

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Nicola Finco, sindaco di Bassano e Cristina Marigo, sindaca di Schio (rispettivamente presidenti dei comitati dei sindaci del Distretto 1 e 2 dell'Ulss 7

“Con un punteggio di 18,5 su 20, la maggioranza di noi sindaci ha espresso una valutazione condivisa del livello dei servizi attualmente erogati dall’Ulss 7 Pedemontana. Una posizione che nasce da un’attenta e ponderata riflessione sulla qualità e l’efficacia dell’assistenza offerta alle nostre comunità. Va detto che questa valutazione non rappresenta un giudizio auto-celebrativo, ma uno strumento di analisi che permette sia di evidenziare punti di forza ma, al contempo, anche di segnalare con chiarezza le criticità ancora presenti, in un’ottica di confronto costruttivo, non condizionata dal contesto elettorale legato alle prossime elezioni regionali in Veneto”.

A dirlo sono i sindaci di Bassano, Nicola Finco, e Schio, Cristina Marigo, in qualità rispettivamente di presidenti del Comitato dei Sindaci del Distretto 1 e 2 dell’Ulss 7 (Finco anche in quella di presidente della Conferenza dei sindaci che riuinisce i primi cittadini di tutta l’Ulss Pedemontana).

La Conferenza dei sindaci di tutta l’Ulss 7, come noto, il 30 maggio scorso era chiamata a valutare il lavoro della direzione dell’azienda in particolare sulla qualità e l’efficacia dell’organizzazione dei servizi socio-sanitari sul territorio nel 2024: mentre i primi cittadini del bassanese e dell’Altopiano sono arrivati con una proposta concordata, quelli del Distretto 2 sono arrivati in ordine sparso, complice una riunione precedente convocata senza che molti sindaci potessero essere presenti, a causa di altri impegni istituzionali. Per questo venerdì scorso si è quindi votato a maggioranza sulla valutazione proposta del presidente Finco e dieci sindaci (Thiene, Santorso, Piovene Rocchette, Marano, Breganze, Zugliano, Chiuppano, Carrè, Caltrano e Valli del Pasubio) si sono sfilati, lamentando un “aumento delle criticità dei servizi nell’Alto Vicentino”, con riferimento in particolare al servizio di integrazione scolastica degli alunni con disabilitàe alla situazione della neuropsichiatria infantile.

Dopo la nota di ieri dei dieci sindaci contrari, oggi arriva la nota di Finco e Marigo per conto di tutti i Comuni del Distretto 1 e degli altri 22 (la maggioranza) di quelli del Distretto 2.
“È indubbio – affemrano Finco e Marigo – che il 2024 ha rappresentato un anno particolarmente difficile per l’intero comparto socio-sanitario: la grave carenza di personale, sia nel settore dell’integrazione scolastica per alunni con disabilità, sia in ambito specialistico, con particolare riferimento alla neuropsichiatria infantile, ha avuto ripercussioni significative sui servizi. Le difficoltà sono state acuite da fattori sistemici: l’aumento dei casi di presa in carico, la carenza generalizzata di medici e operatori socio-sanitari, un contesto normativo in continua evoluzione e le sfide organizzative che ne derivano. In questo scenario complesso, abbiamo scelto di non sottrarci alla responsabilità di valutare ragionevolmente, nella consapevolezza che solo dal confronto e dalla cooperazione con la direzione aziendale possano nascere soluzioni efficaci e durature”. Ossia: confermare la valutazione dell’anno precedente.

“Il nostro obiettivo è e rimane – aggiungono Marigo e Finco – quello di garantire alle comunità dell’Ulss 7 risposte adeguate e servizi all’altezza delle esigenze, mantenendo sempre centrale il valore della persona e della salute pubblica. È in questa direzione che continueremo a muoverci, portando le istanze del territorio nelle sedi istituzionali competenti, con spirito di collaborazione e fermezza, nell’interesse dei cittadini che rappresentiamo”.
Sullo sfondo della diatriba, rimane ovviamente la considerazione che il tutto avviene a sei mesi dalle elezioni regionali del prossimo novembre e il fatto che la maggior parte del bilancio della Regione “balla” proprio sul tema della sanità e del sociale.

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