A spasso per Bassano con due coltelli in tasca. Il 19enne avrebbe dovuto essere ai domiciliari

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Una Volante davanti al commissariato bassanese

Prima il controllo nel parcheggio, poi l’inseguimento a piedi, il ruzzolone giù dalla scalinata e infine l’arresto. E’ stata una tarda mattinata particolarmente concitata quella che ha visto come scenario la zona di Prato Santa Caterina, a Bassano del Grappa, dopo che una Volante del commissariato di polizia di Stato ha avvistato una coppia di giovani sospetti nel parcheggio esterno, avvicinandoli per un normale controllo.

Alla vista dei militari, però, uno dei due se l’era data a gambe, dando vita a un prolungato inseguimento tra strade e via fino a quando il 19enne principale protagonista della vicenda è maldestramente caduto a terra, inciampando in discesa su dei gradini.

A quel punto sono scattate le manette per lui, rivelatosi essere un pregiudicato il cui nome emerge in più episodi di rapina, nonostante la giovane età, con l’aggravante di risultare formalmente un latitante in quanto evaso dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto, nella sua casa familiare di Castelfranco Veneto. Inoltre, fattore importante in termini di pubblica sicurezza, il ragazzo trevigiano nato nel 2002 era armato: nascondeva infatti nelle tasche dei pantaloni a spalla due coltelli a serramanico, subito sequestrati dai poliziotti.

Dal Commissariato, previa autorizzazione della Procura di Vicenza, sono state diffuse le sole iniziali del giovane, nonostante l’arresto in flagranza di reato per evasione. Si tratta di L.A., risultato come sopra esposto soggetto destinatario del provvedimento di arresto domiciliari evidentemente non rispettato. Processato il giorno dopo per direttissima, il pregiudicato è stato condannato a 9 mesi ulteriori di detenzione, ancora in regime di “prigionia” solo tra le confortevoli pareti domestiche, e una multa di 900 euro inflitta in questo caso per il possesso ingiustificato delle due lame.

Risultano in capo a lui altri procedimenti penali in corso per reati di rilevanza penale che, in base alle sentenze di eventuale condanna, porteranno in futuro il 19enne in carcere per la sommatoria delle pene.