Angherie continue alla madre, poi la pretesa di entrare in casa: arrestata figlia 25enne

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Una cella di un carcere (foto di Foto di Ron Lach)

Ancora episodi di violenza in ambito domestico e familiare, anche se in questo caso si parla di relazione tra genitori e figli. Una giovane di 25 anni originaria di Bassano del Grappa è stata arrestata sabato 19 luglio a Colceresa per aver violato le misure cautelari a cui era sottoposta circa un mese prima, su ordine della Procura di Vicenza.

La ragazza, già destinataria di un provvedimento di divieto di dimora nel comune d’origine e il divieto di avvicinamento alla madre, si era fatta beffe dell’ordine imperativo nei suoi confronti, così come dei timori della madre già fatta oggetto di pensanti angherie, al punto da giungere alla denuncia lo scorso 26 aprile, come risulta dalle carte giudiziali.

La 25enne, però, si era presentata a Colceresa sotto l’abitazione della persona da un mese sotto la protezione delle istituzioni pubbliche, infrangendo senza remora le disposizioni del Gip e pretendendo inoltre di aver accesso all’interno con la scusa di prelevare gli effetti personali. E non certo con un atteggiamento amichevole, vista la foga raccontata con cui più volte avrebbe suonato il citofono.

La madre della ragazza bassanese, vittima accertata di reiterati maltrattamenti fisici e morali consistenti in minacce, ingiurie e percosse da parte della figlia almeno dal 2020, aveva denunciato i fatti alla Stazione Carabinieri di Bassano. A seguito delle indagini e su richiesta del Pubblico Ministero si era arrivati ad autorizzare le misure cautelari nei confronti del soggetto considerato pericoloso, allontanandola dalla casa d’origine e nel contempo dal Comune di residenza, aggiungendo l’obbligo di firma quotidiana alla Stazione Carabinieri di Marostica. Adempimenti portati a compimento per un mese circa, fino alle 18.15 di sabato scorso, quando i militari sono stati costretti a intervenire.

La ragazza, già nota alle forze dell’ordine in quanto implicata in altre questioni di giustizia, è stata immediatamente dichiarata in stato di arresto per la violazione dell’articolo 387 bis del Codice Penale che tratta del avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa. La giovane vicentina trova da sabato sera in cella, nel carcere a Montorio (Verona), una struttura dedicata alla detenzione femminile.

L’Eco Vicentino è su Whatsapp e Telegram.
Iscriviti ai nostri canali per rimanere aggiornato in tempo reale.

Per iscriverti al canale Whatsapp clicca qui.
Per iscriverti al canale Telegram clicca qui.