Furbetto dell’Apecar “pizzicato” con targa farlocca e assicurazione scaduta. La multa? Ai genitori

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Toccherà ai genitori eventualmente rivalersi nei modi opportuni, sul piano pecuniario s’intende, sul figlio 16enne, del quale si erano fidati fin troppo. Oltre a sgridarlo magari, vista la serie di contravvenzioni che ha collezionato in seguito a un controllo stradale che si è consumato nei giorni scorsi a Cassola, da parte degli agenti di polizia locale.

Per un totale di oltre 2 mila euro di sanzioni amministrative, a cui si aggiunge il sequestro temporaneo del motociclo “colpevole”, un modello di Apecar Piaggio. L’adolescente – che vive in un paese del Trevigiano poco oltre al confine di provincia – più in dettaglio pare che viaggiasse senza assicurazione, con pneumatici usurati e, soprattutto, con una targa appartenente a un veicolo diverso.

Ben più di una disavventura o un errore per il giovane, piuttosto un’azione deliberata anche se il motivo di tale condotta non risulta ancora chiaro: a quanto pare era ben consapevole della targa non corrispondente al telaio abbinato, come hanno confermato le verifiche poste in essere dal Servizio di Polizia Locale di Cassola e Mussolente. Gli approfondimenti sui libretti di circolazione hanno evidenziato che l’Ape controllata montava la targa di un’altra Apecar, anch’essa di proprietà della sua famiglia.

Le irregolarità sono emerse durante un controllo di routine condotto dagli agenti nel parcheggio del parco commerciale sulla SS47 a Cassola. Alla richiesta dei documenti, il ragazzo alla guida ha mostrato una carta di circolazione che, a prima vista, sembrava corrispondere alla targa esposta. Un controllo più approfondito ha rivelato che il numero di telaio sulla carta non combaciava con quello del veicolo in questione, bensì con quello dell’altra Apecar. La curiosità? Anche questo veicolo appartenente alla stessa famiglia.

“Tra l’altro – ha confermato il comandante Massimo Munari – ulteriori accertamenti e i controlli incrociati con i sistemi di lettura delle targhe posizionati nel territorio hanno confermato che per il ragazzo l’utilizzo di questo espediente non era una novità”.

Una “furberia” che è costata cara ai genitori del minorenne il fermo amministrativo del mezzo per 30 giorni, oltre alla sopracitata sanzione pecuniaria di oltre 2.000 euro, calcolando anche le multe per il pessimo stato degli pneumatici e per l’assenza di assicurazione. Un episodio che mette in luce l’importanza dei controlli stradali per garantire la sicurezza e la legalità sulle nostre strade.

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