Un documentario sulla storia di Stefano Gheller: “Lasciatemi morire ridendo” nelle sale da novembre

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Arriva nelle sale cinematografiche italiane il documentario sulla vita di Stefano Gheller, seconda persona in Italia (la prima in Veneto) ad ottenere il diritto al suicidio medicalmente assistito sul suolo italiano.  “Lasciatemi morire ridendo”, questo il titolo, è diretto da Massimiliano Fumagalli e prodotto da Dreamscape Film, con la distribuzione di Mescalito Film.

Un’opera “intensa e necessaria”, la definiscono gli autori. Il documentario esplora infatti con delicatezza e profondità la battaglia di Stefano per la libertà di scegliere, attraverso testimonianze, materiale d’archivio e una toccante osservazione della sua quotidianità. “Stefano amava la vita, proprio per questo l’aveva rimessa in discussione” afferma Massimiliano Fumagalli, classe 2000, che ha vissuto un percorso umano e creativo al fianco di Stefano, trasformando un incontro nato sui social in un progetto cinematografico di forte impatto emotivo e sociale. Stefano Gheller è morto a febbraio 2024 all’ospedale di Bassano per un aggravamento delle sue già precarie condizioni di salute.

Il documentario non è solo un ritratto personale, ma anche un viaggio universale nei grandi interrogativi dell’esistenza: la libertà, la sofferenza, il senso della vita e della morte. “Lasciatemi morire ridendo” parte da un biopic per aprirsi a una riflessione collettiva, ponendo al centro il tema del fine vita, ancora oggi oggetto di accesi dibattiti etici, religiosi e politici in Italia. Nato nel 2022, il progetto ha preso forma grazie al supporto di Banca Etica tramite il bando “Impatto +” e una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, che ha permesso di raccogliere ventimila euro per la realizzazione.

Il documentario è stato girato in oltre due mesi di riprese in Veneto, accompagnando Stefano in ogni aspetto della sua vita: dai momenti pubblici agli istanti più intimi. Oltre all’uscita nelle sale italiane, l’obiettivo è una distribuzione internazionale, con partecipazioni ai più importanti festival cinematografici e con eventi pubblici e rassegne in collaborazione con l’Associazione Luca Coscioni e altre realtà attive sul fronte dei diritti civili. Un documentario che rappresenta un’eredità potente e necessaria, un invito alla riflessione, un grido di libertà. Come afferma la produzione: “Siamo certi che, ovunque si trovi, Stefano sarà orgoglioso di vedere la sua storia raccontata e condivisa con il mondo”.

Queste le prime proiezioni previste: 3 novembre ore 20,30 Cinema Oden di Vicenza (con introduzione e dibattito a cura di Diego Silvestri del’associazione Luca Coscioni); 4 novembre ore 20,15 Metropolis Cinemas di Bassano del Grappa (introduzione e dibattito con Cristina Gheller, sorella di Stefano) e Diego Silvestri (associazione Luca Coscioni); 6 novembre ore 19,30 Cinema Edera di Treviso.

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