Le sfere di Natale dei maestri novesi incantano e vanno a ruba. Anche a Padova

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Un'immagine della scorsa edizione da Nove

Circa 750 sfere di ceramica sfornate dai maestri di Nove, decorate e dipinte a mano da artisti e destinate ad addobbare alberi di Natale speciali. E pure solidali. E altre 500, più piccole di dimensioni ma ugualmente belle, già sold out per aiutare le famiglie con figli affetti da disabilità. Un’opera d’arte natalizia, appunto, originale e magnifica quella che si staglia nel centralissimo e storico Caffè Pedrocchi, a Padova città a due passi dal Palazzo del Bo: un abete realizzato dai maestri artigiani della ceramica che fa il paio con i cinque dislocati a Nove, di fronte al Museo Civico della Ceramica in piazza De Fabris.

Piace e incanta migliaia di visitatori, studenti e patavini doc, il maestoso abete composto con le maxi palline di ceramica (alto circa 5 metri) frutto del lavoro dei maestri dell’artigianato novese. Con la possibilità fino a qualche giorno fa di acquistarne alcune riproduzioni adatte per gli alberi natalizi “casalinghi”, a fini benefici: il ricavato delle vendite, infatti, sarà devoluto in beneficenza all’associazione “Noi come Nemo”, con il sostegno anche della Pro Loco. A promuovere l’iniziativa, in realtà ormai già una tradizione consolidata visti i 14 anni di attività, la “Confraternita dee bae“. In ceramica s’intende. Denominazione ruspante e in parte goliardica di un’associazione che ha sede proprio a Nove, capitanata da Alberto Tosin e Michele Carollo, presidente e vice del sodalizio.

Di anno in anno la collezione di sfere, di vari formati e colori e con pitture di ogni tipo e d i ogni tempo, si arricchiscono di nuove primizie. Cento quelle nuove di zecca approntate e donate per le l’edizione 2018. Tutte in mostra sui cinque alberi presenti a Nove – il più imponente con un’intelaiatura alta 6 metri – e uno in centro a Padova, con 135 sfere. “In tutto sono 750 – ci racconta con estro Alberto Tosin – tutte donate dagli artisti e raccolte dalla Confraternita, grazie a 160 artigiani che hanno aderito finora. Tutte dipinte a mano e tutte meravigliose. La maggioranza arte provenienti da Nove, ma anche da Asiago, Bassano, Treviso e perfino dal Kenya dove un novese ha “insegnato l’arte”.

Un successo la proposta della vendita delle palline di Natale in ceramica, sempre dipinte a mano con accuratezza, fantasia e maestria. “Oltre alla bellezza dei prodotti il fine dell’associazione lo merita, sono andate davvero a ruba – conclude -. Ne avevamo 500, per l’anno prossimo punteremo a prepararne almeno 1.500”.