Truffe agli anziani, carabinieri sgominano banda attiva in diverse regioni

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Ancora truffe al danno degli anziani: i carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa sono riusciti ad assicurare alla giustizia due persone che hanno messo a segno numerosi colpi in tutta Italia. Lo stratagemma messa in atto per abbindolare persone di una certa età era un classico: un falso carabiniere chiamava a casa l’anziano preso di mira spaventandolo con la notizia di un incidente stradale causato da un parente, per evitare il carcere al quale occorreva consegnare in velocità denaro (o anche gioielli) per qualche migliaio di euro ad un presunto avvocato che sarebbe passato a ritirarli nel giro di pochissimo tempo, anche solo cinque minuti.

A raccontare i dettagli dell’indagine, partita da alcune denunce raccolte nel bassanese, sono stati stamane nel corso di una conferenza stampa il comandante provinciale Alberto Santini, il Procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri e il comandate della compagnia bassanese, Adriano Fabio Castellari. L’indagine “Fake Cops” del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bassano era partita da un paio di episodi avvenuti nel Bassanese e ha visto all’opera un team dedicato.

Ad agire per il raggiro di anziani erano due figure distinte: un telefonista che preparava il terreno e un esecutore materiale, che si presentava come avvocato e che riscuoteva il maltolto. Partendo dai due episodi, i militari dell’Arma hanno svolto una certosina attività di indagine durata alcuni mesi, utilizzando tutti gli strumenti investigativi a disposizione. Ciò ha consentito di individuare un napoletano 28enne pluripregiudicato – Pasquale Di Annicella – che fungeva da telefonista e un altro napoletano 42enne pluripregiudicato – Giovanni D’Angelo – esecutore materiale.

Nel concreto, il telefonista individuava l’area in cui entrare in azione, contattando poi a distanza le potenziali vittime su linea fissa e segnalandole al compare, che si recava a casa del malcapitato a “riscuotere”. Con questo sistema, la coppia ha raggirato almeno una trentina di persone, soprattutto anziane, di tutta Italia, per un totale di oltre 100 mila euro. La banda ha agito in Veneto, Marche, Lombardia, Emilia Romagna e in altre regioni tra l’ottobre 2017 e oggi. Nel vicentino sono state 11 le persone truffate a Camisano, Rossano, Rosà, Cassola, Bassano e Valdagno.

Le due ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dai militari dell’Arma bassanese ad Arzano (Napoli) per quanto riguarda il telefonista e in Gallipoli (Lecce) per l’esecutore materiale, catturato all’interno dell’albergo da cui si preparava a colpire nel leccese. Sono stati sequestrati anche numerosi cellulari e schede telefoniche dalle intestazioni più disparate.

Sempre nel contesto delle truffe, i carabinieri avevano effettuato un arresto in flagranza di reato di un altro 44enne napoletano alla fine di febbraio. Ancora una volta, l’arma dei Carabinieri si trova costretta a ricordare che nessun appartenente alle Forze dell’Ordine o altro ente può chiedere denaro contante o altri beni per qualunque motivo: “Non bisogna far accedere sconosciuti nella propria abitazione ed in caso di dubbio è meglio chiamare tempestivamente i numeri di emergenza per richiedere aiuto”.