Evacuati in oltre 600 per il “bomba-day” in Valsugana. In corso il disinnesco di un ordigno

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Un artificiere all'opera (Immagine d'archivio)

Proseguiranno fino al primo pomeriggio di oggi le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico risalente secolo scorso, ritrovato in un cantiera di Etra il località Cismon del Grappa, nell’area collinare della Valsugana. Dalle 7 di stamattina sono oltre 600 i residenti della zona a cui è stato imposto di allontanarsi di buon mattino dalle rispettive abitazione fino al termine dell’intervento degli artificieri esperti del Genio Guastatori.

A mobilitarsi da stamattina sono state le forze dell’ordine di più corpi, riunitesi nel comune di Valbrenta con il coordinamento del prefetto vicentino Paolo Signoriello e della Questura. La base operativa è stata allestita nell’ex municipio di Valstagna, mentre il punto nevralgico della missione si trova da stamattina in via Porteghetti, dove nelle scorse settimane una ruspa ha “toccato” un corpo metallico di dimensioni anomale durante gli scavi. Immediata segnalazione alle autorità del rinvenimento della bomba, con ogni probabilità sganciata da un aereo e destinata a distruggere delle infrastrutture di quel tempo.

Nelle vicinanze del luogo “isolato” come da protocollo per precauzione e per consentire di lavorare in totale sicurezza all’8° Reggimento della “Folgore” con base a Legnago nel Veronese – già attivo domenica sera ad Altavilla dopo lo scoppio di una granata al fosforo – sono state temporaneamente interrotte le vie di comunicazioni stradali e anche su binari, tra la Strada Statale 47 “della Valsugana” ad alto flusso di traffico. Le deviazioni sono segnalate in loco e si confida di ripristinare la normale circolazione entro le 17 odierne, salvo imprevisti.

Il residuato bellico risalirebbe alla Seconda Guerra Mondiale e, una volta reso inoffensivo dai professionisti incaricati della neutralizzazione, sarà trasportato con cura nella vicina cava di Ca’ Vico a Rossano Veneto e fatto brillare. Peserebbe circa 450 kg, ed è stato trovato lo scorso 25 maggio, nelle vicinanze di alcune abitazioni.

Nel frattempo per tutta la giornata di martedì sono  messe a disposizione due strutture per coloro che non avessero la possibilità di allontanarsi e trovare ospitalità in autonomia: l’Ipab San Pio X di Valstagna per le persone non autosufficienti e i locali della ex scuola primaria di Primolano per tutti gli altri. Tanti i volontari delle associazioni del territorio che hanno prestato il proprio tempo a supporto delle operazioni in corso. Garantito anche un servizio di sorveglianza alle proprietà private dei cittadini.