La casa in campagna era una raffineria di eroina, due in manette e 30 chili sequestrati

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Una gazzella dei carabinieri

Da fuori, quell’appartamento in via Del Bosco a Rampazzo (Camisano Vicentino) sembrava un’abitazione normale. I vicini difatti non sospettavano nulla: eppure dentro c’era una sorta di raffineria di eroina in grande stile, dove grandi quantitativi venivano trattati, “allungati” e suddivisi in dosi e panetti che poi inondavano, letteralmente, la piazza di Padova. Mercoledì sera, dopo mesi di indagini, è scattato il blitz da parte dei carabinieri di Padova: in manette sono finiti Armando Ahmeti, 40 anni, e Saimir Gripshi, 33 anni, entrambi albanesi e pregiudicati. Sotto sequestro la casa, dentro c’erano quasi 30 chili di eroina.

I militari padovani da mesi avevano notato che nella piazza patavina arrivava parecchia eroina, di discreta qualità e a basso prezzo. Risalendo a ritroso la filiera, dai consumatori ai piccoli spacciatori, gli investigatori sono arrivati ai due grossisti-produttori: i due albanesi, residenti a Vicenza, che utilizzavano la casa in campagna a Rampazzo, proprio al confine con Padova, per la produzione dello stupefacente.

Il blitz mercoledì sera ha permesso il sequestro del quantitativo, ingente, di droga e di tutto il materiale di confezionamento. Si stima che sul mercato quell’eroina, “tagliata”, avrebbe fruttato ai due circa centomila euro. I militari indagano anche per capire se quella droga sia alla base dell’ondata di decessi per overdose fra i consumatori che è stata registrata nei mesi scorsi in Veneto.