Manchester, attacco ad una sinagoga: due le vittime. Ucciso l’attentatore


Due persone sono morte in seguito a un attacco con coltello compiuto vicino a una sinagoga nel nord di Manchester. Secondo la polizia, anche l’aggressore è stato ucciso dagli agenti di guardia al tempio. Stando alla ricostruzione della Bbc, l’uomo sarebbe piombato con un’auto sui pedoni in Middleton Road, a Crumpsall, vicino alla sinagoga di Heaton Park nel giorno di Yom Kippur, la festività più solenne del calendario ebraico. Poi sarebbe sceso dalla vettura e avrebbe tentato di accedere all’edificio brandendo un coltello, ma è stato colpito dai poliziotti.
La Greater Manchester Police ha riferito di essere stata allertata da un passante poco dopo le 9.30 ora locale, le 10.30 in Italia, e di essere intervenuta nel giro di cinque minuti con pattuglie armate che hanno aperto il fuoco sul sospetto aggressore. Sul posto sono giunte anche numerose ambulanze, con i servizi sanitari di emergenza messi in stato di allerta grave. “State lontani, ha una bomba, allontanatevi!” è stato questo l’avvertimento urlato da un poliziotto come si vede in un video girato vicino al luogo dell’attacco, che conferma il sospetto di una cintura esplosiva indosso all’aggressore. Sospetto non ancora confermato ufficialmente, ma che ha indotto gli investigatori a far intervenire sul posto gli artificieri con un camion per neutralizzazione di potenziali ordigni. Il sospetto appare nel filmato come un uomo calvo e con la barba, in tenuta da addestramento e con alcuni involucri bianchi appesi alla cintura.
Il premier britannico Keir Starmer ha convocato nel pomeriggio a Londra una riunione ad hoc del comitato Cobra per le emergenze – con la presenza dei ministri interessati e dei vertici investigativi e dei servizi d’intelligence – che intende presiedere in prima persona. Frattanto dinanzi alla sinagoga di Manchester è stato vista arrivare anche un’unità degli artificieri con un veicolo per la neutralizzazione di potenziali ordigni esplosivi. Non è al momento chiaro se si tratti di un intervento solo precauzionale o siano stati individuati pacchi sospetti indosso al corpo dell’aggressore o nel veicolo con cui è piombato sui fedeli. Starmer ha annunciato il rientro anticipato dal vertice paneuropeo di Copenaghen per seguire da vicino gli sviluppi investigativi dell’attacco.
Re Carlo III si è detto profondamente scioccato e rattristato. Il sovrano ha diffuso un messaggio firmato insieme con la regina Camilla in cui si sottolinea la gravità del fatto, in un giorno tanto significativo come Yom Kippur. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per coloro che sono stati coinvolti in questo orribile episodio”, concludono il re e la regina nel comunicato diffuso da Buckingham Palace, esprimendo contemporaneamente grande apprezzamento per la tempestiva reazione dei servizi di emergenza. Carlo III ha anche pubblicato sull’account Instagram della Royal family una story per esprimere il suo sconcerto.