Caso Cucchi, la sorella Ilaria: “abbattuto un muro, in molti dovranno chiedere scusa”

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Affida i suoi pensieri ad un post su Facebook per condividere questa piccola grande vittoria con l’immenso popolo della rete che da anni sostiene la sua battaglia per avere giustizia. E adesso che la verità sta forse finalmente venendo fuori, Ilaria Cucchi non ci gira intorno: “il muro è stato abbattuto. Ora sappiamo e saranno in tanti a dover chiedere scusa a Stefano e alla famiglia Cucchi”. Così la sorella di Stefano nel giorno in cui il carabiniere imputato ha ammesso al processo il pestaggio ed ha accusato altri due colleghi.

La svolta c’è stata stamattina all’inizio dell’ udienza del processo che vede cinque carabinieri imputati per la vicenda della morte del geometra romano. Il carabiniere Francesco Tedesco ha puntato il dito contro i colleghi Raffaele D’Alessandro e Alessio Di Bernardo. Il pm Giovanni Musarò ha reso nota un’attività integrativa di indagine dopo che uno degli imputati, Francesco Tedesco, in una denuncia ha ricostruito i fatti di quella notte e ha “chiamato in causa” due dei militari imputati per il pestaggio. E’ stata trovata infatti un’annotazione di servizio in cui Tedesco riferiva del fatto, nota che sarebbe sparita. Sotto processo ci sono Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco, tutti imputati di omicidio preterintenzionale e abuso di autorità, Roberto Mandolini di calunnia e falso, e Vincenzo Nicolardi di calunnia.

Soddisfazione e orgoglio anche da parte di Riccardo Casamassima, l’appuntato dei carabinieri che con la sua testimonianza fece  riaprire l’inchiesta sul decesso di Stefano. Il militare, all’epoca dei fatti, aveva raccontato quanto riferito da alcuni suoi colleghi a proposito del “massacro” subito dal giovane dopo l’arresto e per le sue dichiarazioni subì minacce e fu trasferito.