Coronavirus, calano i contagi ma l’Iss avverte: “L’epidemia non è conclusa, cautela”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Sono 251 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, un numero in calo rispetto a quello di giovedì (333). I decessi rilevati nelle ultime 24 ore sono invece 47.  Il Veneto ha superato la soglia dei 2.000 morti per Covid e il Lazio sottrae alla Lombardia il primato nel tasso di contagio.

Sono cinque invece le Regioni ad aumento zero: Marche, Campania, Valle D’Aosta, Calabria e Basilicata. I contagi sono in tutto 238.011, un numero in calo rispetto a giovedì, quando erano 238.159, per un ricalcolo della Regione Sicilia che ha sottratto 397 casi.
Sono saliti a 181.907 i guariti e i dimessi, 21.543 i malati, 1.558 in meno rispetto a giovedì, quando il calo degli attualmente positivi era stato di 824. Dopo l’aumento di giovedì, tornano a scendere i ricoveri in terapia intensiva: sono 161 i pazienti ricoverati nei reparti di rianimazione, sette in meno rispetto a 24 ore fa.

Il monitoraggio congiunto di Iss e ministero della Salute rileva che la criticità resta bassa, con un lieve aumento della circolazione del virus in alcune aree del Paese. Il report analizza i dati relativi al periodo 8-14 giugno, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno.
Secondo gli esperti, molti dei casi notificati in questa settimana hanno verosimilmente contratto l’infezione due-tre settimane prima, cioè nell’ambito della seconda fase di riapertura (tra il 18 maggio e il 1 giugno). Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero riferirsi a periodi precedenti.
Un nuovo focolaio di coronavirus spaventa il Piemonte. Sono tredici i contagi registrati nella Rsa della Madonna del Pozzo a San Salvatore Monferrato, circa 4.300 abitanti in provincia di Alessandria. Si tratta di undici ospiti e due operatori socio sanitari della struttura privata che fa riferimento alla Opera Diocesana Assistenza (Oda). A portare il virus all’interno della casa di riposo, una struttura immersa nel verde accanto al santuario alla periferia del paese, potrebbe essere stato un ospite rientrato a metà maggio dall’ospedale, dove era stato ricoverato per una occlusione intestinale. Il tampone era negativo, ma dopo qualche giorno la comparsa della febbre aveva convinto il medico della struttura per un nuovo ricovero in ospedale. Scatta così la richiesta dei nuovi tamponi, dai quali emergono le positività.
L’Oms afferma che il virus è ancora letale nel mondo: giovedì sono stati riportati 150.000 nuovi casi, il numero più alto in un giorno finora. “Molte persone sono comprensibilmente stufe di stare in casa. I Paesi sono comprensibilmente ansiosi di riaprire le loro società e le loro economie. Ma il virus, continua l’Oms, si sta ancora diffondendo, è ancora mortale e la maggior parte delle persone sono suscettibili”.
Il Brasile ha superato il milione di persone infette da Covid-19, secondo i dati forniti dalle segreterie sanitarie statali.  Il numero di contagiati ha raggiunto la soglia di 1.009.699. Peggiore la situazione negli Stati Uniti, che pur registrando per il nono giorno meno di mille morti in 24h, resta il Paese più colpito.