Covid, primo vaccino in Italia a un’infermiera dello Spallanzani

SEATTLE, WA - DECEMBER 21: Colleen D’Amico, a clinical pharmacist with Seattle Indian Health Board (SIHB), prepares to administer a shot of the Moderna COVID-19 vaccine at the SIHB, on December 21, 2020 in Seattle, Washington. The Seattle Indian Health Board (SIHB) received 500 doses of the FDA-approved Moderna COVID-19 vaccine today. (Photo by Karen Ducey/Getty Images).

Sarà un'infermiera dell'Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma la prima italiana a ricevere il vaccino anti-Covid durante il V-Day, la giornata di domenica 27 dicembre durante la quale, in tutta Europa, inizierà la campagna vaccinale. Dall’Istituto fanno sapere che riceveranno il vaccino anche altri quattro dipendenti: un operatore sociosanitario, una ricercatrice e due medici.
Sarà l'esercito a prendere in consegna materialmente le dosi partite dagli stabilimenti Pfizer in Belgio e nel pomeriggio inizierà la campagna di vaccinazione in tutte le Regioni. Saranno 1.620 le dosi destinate alla Lombardia, al Lazio spetteranno 955 dosi, 685 per la Sicilia, 910 per il Piemonte. Sono 287 gli hub individuati dalle Regioni e dal ministero della Salute, tra ospedali e Asl, per la consegna del vaccino. Ogni flacone deve essere conservate a meno 70 gradi in apposite celle frigorifere.
Franco Locatelli, il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), ha parlato della campagna vaccinale contro il coronavirus definendola “la più grande nella storia dell’umanità”." Si sta facendo il massimo – ha detto Locatelli – c’è un grande lavoro preparatorio che dura ormai da settimane. Si stanno analizzando tutti i dettagli per rendere la campagna vaccinale un successo. La campagna vaccinale vera e propria inizierà il 30 di dicembre o al massimo ai primi giorni di gennaio di 2021”.