E’ morto lo stilista Giorgio Armani


E’ morto oggi, 4 settembre, dopo una lunga malattia, una delle più grandi icone dello stile italiano, Giorgio Armani. Ad annunciare la morte dello stilista 91enne è stato un comuicato del suo Gruppo, come annuncia l’Ansa.
“Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore: Giorgio Armani. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all’azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire”, si legge nel comunicato firmato “I dipendenti e la sua famiglia”.
La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo suscitando il cordoglio del mondo della politica, della moda, dello spettacolo.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del maestro dello stile e della moda e simbolo del genio italiano nel mondo. “Personalità schiva e riservata, dalla costante infaticabile creatività, – dice una nota del Quirinale – nei lunghi anni della sua carriera ha ridefinito, a livello internazionale, i canoni dell’eleganza e del lusso. La sua sofisticata semplicità, la sua cura per la qualità e l’attenzione ai dettagli, hanno ispirato e influenzato generazioni di stilisti”.
Donatella Versace, tra i primi a commentare la scomparsa dello stilista, ha scritto su Instagram che “il mondo oggi ha perso un gigante. Ha fatto la storia e sarà ricordato per sempre”. Cordoglio dal premier, Giorgia Meloni, che lo ha ricordato come icona e lavoratore instancabile, simbolo dell’Italia migliore.
Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, Giorgio Armani è stato uno degli stilisti italiani più famosi al mondo e il simbolo dell’eleganza senza tempo. Trasferitosi con la famiglia a Milano in età adolescenziale, dopo essersi diplomato al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci aveva iniziato gli studi di Medicina ben presto abbandonati attratto dal mondo della moda, nel quale era entrato in punta di piedi come vetrinista alla Rinascente di Milano.