Frecce Tricolori, aereo si schianta sull’aeroporto di Caselle: muore bimba di 5 anni

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Un aereo delle Frecce Tricolori si è schiantato all’interno dell’aeroporto di Caselle, nel Torinese, mentre la squadriglia stava procedendo in formazione. Durante il passaggio il velivolo, un MB-339, ha perso quota ed è precipitato a fondo pista esplodendo e uccidendo una bambina di 5 anni, Laura Origliasso, che era insieme alla famiglia a bordo di un’auto di passaggio su una strada perimetrale dell’aeroporto.

Nella vettura anche il fratello 12enne della piccola. E’ rimasto ustionato sul 15% del corpo ed è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Regina Margherita. La mamma e il papà, anch’essi ustionati, sono invece ricoverati al Cto e al San Giovanni Bosco. Il pilota della Freccia è invece riuscito a lanciarsi con il seggiolino eiettabile e si è salvato.

Le Frecce Tricolori avevano raggiunto il capoluogo piemontese per partecipare a un’esibizione (ora annullata) in programma oggi per il centenario dell’aeronautica militare, mentre oggi era attesa alle 17 all’aeroclub di Vercelli dove si erano radunate 4mila persone per assistere a un airshow. Gli altri velivoli delle Frecce Tricolori, dopo l’incidente, sono rientrati all’aeroporto di Collegno. L’aeroporto di Caselle oggi rimmarrà chiuso fino alla mezzanotte.

A causare lo schianto dell’aereo delle Frecce potrebbe essere stato un problema al motore del velivolo dovuto alla collisione con uno stormo di uccelli. Il pilota poco prima dello schianto aveva infatti comunicato al suo capo squadra di doversi staccare dalla formazione a causa di un problema al motore. Avendo poi perso il controllo dell’aereo, ha quindi azionato il dispositivo di eiezione dalla cabina.

Accertamenti in corso. “Sono in corso gli accertamenti che, come capirete, sono complessi, lunghi. In questo momento non si può dire molto, stiamo facendo ancora tutti i rilievi. Le forze dell’ordine sono tutte intervenute. Bisogna ancora raccogliere vari pezzi dell’aereo e i reperti dell’auto. Al momento non si può dire molto altro, è tutto in corso di accertamento”. Lo ha chiarito Gabriella Viglione, a capo della Procura di Ivrea.