Manuel Bortuzzo, volevano uccidere un amico dei Casalesi

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Proseguono le indagini per capire chi fosse il vero obiettivo della folle vendetta messa in atto da Lorenzo Marinelli e dal complice Daniel Bazzano dopo la rissa al pub dell’Axa, a Roma, costata il grave ferimento del nuotatore Manuel Bortuzzo.

Il vero destinatario del proiettile calibro 38 potrebbe essere un frequentatore dell’O’Connell, un uomo tra i 35 e i 40 anni, appassionato di boxe e arti marziali che si trovava nel locale in compagnia di alcuni guardaspalle ritenuti essere esponenti di spicco dei Casalesi, l’organizzazione criminale camorristica che spadroneggia ad Acilia. Sono in corso accertamenti su quest’uomo, forse  localizzato nei pressi di piazza Eschilo e anche su un suo compare: entrambi, infatti, avrebbero un fisico simile a quello di Manuel.

Secondo una prima ricostruzione, il suo gruppo avrebbe affrontato quello rivale in cui erano schierati, tra gli altri, Lorenzo  Marinelli, Daniel Bazzano e un terzo uomo, che poi si era presentato ferito al pronto soccorso dell’ospedale di Ostia. Finora è l’unico che risulta avere partecipato con certezza alla rissa, malgrado sostenga di non ricordare da chi le abbia prese. Una versione ritenuta poco credibile dalla Procura fin dalle prime dichiarazioni rese al commissariato del Lido.

Tra le possibili cause della rissa infatti predomina quella di un regolamento di conti legato al traffico di stupefacenti, visti i trascorsi di Marinelli e Bazzano, i quali dopo avere sparato a Manuel, durante la fuga in motorino, sono stati sentiti dire: “Se pijamo la piazza”, come a evocare una faida in atto.

Intanto sono stati migliaia i cittadini che hanno partecipato alla fiaccolata all’Axa per Manuel Bortuzzo, rimasto paralizzato. Il corteo, partito da Piazza Eschilo, ha sfilato intonando più volte lo slogan “Manuel siamo con te” tenendo a precisare la natura “apolitica e apartitica” della manifestazione. I residenti ora chiedono che siano presenti più forze dell’ordine a tutelare il quartiere.