Vaccini anti-covid: dal 3 giugno si apre a tutte le fasce di età. Draghi avverte: “Varianti possono minare la campagna”

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“Sconfiggere la pandemia è naturalmente la priorità”. Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo alla seconda giornata del ‘Global Solutions Summit 2021‘, insieme alla Cancelliera tedesca Angela Merkel. Ma questo, per il premier, significa farlo ovunque e non soltanto nei Paesi sviluppati. In primis perchè “garantire che i Paesi più poveri abbiano accesso a vaccini efficaci è un imperativo morale.” Ma, spiega Draghi, “c’è anche una ragione pratica e, se vogliamo, egoistica”. Perché “finché la pandemia infuria, il virus può subire mutazioni pericolose che possono minare anche la campagna di vaccinazione di maggior successo”.

Campagna vaccinale che in Italia procede spedita. Dal 3 giugno infatti sarà possibile somministrare vaccini a tutta la popolazione fino ai 16 anni, senza più dover rispettare il criterio delle fasce di età. A breve arriverà la nuova circolare del Commissario all’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo che, nel corso della sua visita al centro vaccinale di Umbria Fiere, spiega che le dosi a disposizione saranno 20 milioni e che se arriverà il via libera dell’Aifa, dal 3 giugno potranno essere vaccinati anche gli adolescenti tra  i 12 e i 15 anni, in tutto circa 2,3 milioni di persone.