West Nile, salgono a sei le vittime del virus. Restrizioni per le donazioni di sangue

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Ancora un decesso da virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 86 anni che era ricoverato da un mese all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. L’anziano, già sofferente per diverse patologie, era in terapia intensiva ed era stato fra i primi ad essere contagiato. Con la sua morte, salgono a 6 i decessi in Italia per il virus: 1 in Piemonte, 3 nel Lazio e 2 in Campania.

 
In Campania le vittime sono quindi due, con la notizia del secondo decesso che è arrivata oggi, anche se la morte risalirebbe al 25. Si tratta di un uomo di 74 anni – secondo quanto riferiscono il Mattino e il Messaggero – che era ricoverato all’Ospedale del Mare di Napoli. Ieri sempre in Campania è morto un uomo di 80 anni che era ricoverato all’ospedale di Caserta.

Nel Lazio oggi si è registrata la terza vittima della regione: si tratta di un uomo di 86 anni morto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina: era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva. Da quanto si apprende, sarebbe stato affetto da diverse patologie pregresse.

Intanto è stato accertato un caso anche in Sardegna, a Oristano. Si tratta di un uomo di 72 anni residente nel capoluogo, con patologie pregresse, ora ricoverato all’ospedale San Martino di Oristano. Il paziente è “in condizioni critiche”.

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca spiega: “Contro il West Nile stanziamo 1 milione di euro per fare le disinfestazioni nei comuni ancora inadempienti. Nel report di ieri sulla cattura delle zanzare, solo una è risultata positiva e portatrice del virus, in provincia di Latina”, ha detto.  Sono intanto 31 le province sottoposte a limitazioni delle donazioni di sangue per contrastare il virus West Nile.

Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva all’Università di Milano, ricorda: “Il tasso di mortalità è comunque basso e pari a uno su 1000, con un rischio maggiore per i soggetti più fragili, con patologie o immunodepressi. Purtroppo – sottolinea Pregliasco – siamo ancora in una fase iniziale ed è probabile che, con il caldo della stagione estiva, anche la propagazione delle zanzare infette possa essere favorita. Per questo è quanto mai fondamentale che i Comuni intensifichino le misure di disinfestazione sul territorio, come già si sta facendo”.