Arrestata banda degli assalti al bancomat, fra di essi uno dei rapinatori di Zancan a Nanto

Per i carabinieri sono gli autori dell’assalto al bancomat dell’agenzia della Banca Popolare di Vicenza di Mira, avvenuto il 4 giugno del 2015. Uno di loro faceva parte anche della banda che ha tentato l’assalto alla gioielleria di Zancan a Ponte di Nanto nel quale il benzinaio Graziano Stacchio ingaggiò con i banditi un conflitto a fuoco per difendere la commessa del negozio. Tentata rapina per la quale è già in carcere presso la casa circondariale di Venezia.

Quelli arrestati ieri a Venezia, Spresiano (Treviso) e Mirano (Venezia) dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Vicenza con il supporto dei militari dell’Arma del posto, sono infatti tre noti pregiudicati, tutti giostrai. Si tratta di Oriano Derlesi, 52enne di Pianiga, nel veneziano; Roberto Mastini, 43enne di Spresiano (in provincia di Treviso); e Alex Giuliana, 37 anni di Mirano (provincia di Venezia). L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa il 23 gennaio scorso dal gip del Tribunale di Venezia Roberta Marchiori.

Come detto, l’operazione di ieri fa parte dell’indagine chiamata “Rubber Mask”, avviata all’indomani del cruenta rapina di Nanto del febbraio 2015. Pochi mesi dopo, il 4 giugno 2015 una banda fece esplodere il bancomat della Popolare di Vicenza a Mira, impossessandosi di oltre cinquemila euro, abbandonati però subito dopo sul posto a causa del tempestivo arrivo delle pattuglie dei carabinieri.

I tre sono anche accusati di detenzione e porto illegale di ordigno esplosivo usato per l’apertura dell’Atm, di vari furti di targhe d’auto, nonché del riciclaggio di una potente autovettura Bmw M3 (in origine di colore bianco avorio), rubata a Milano nel settembre 2014 e tenuta nascosta in alcuni garage di complessi residenziali del veneziano ed alla quale erano state applicate alcune lastre in ferro per conseguire una “blindatura artigianale” della parte posteriore e laterale, a protezione degli occupanti in caso di eventuali conflitto a fuoco nel corso delle azioni criminali.

L’indagine, condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Vicenza (guidato dal maggiore Giuseppe Bertoli e dal luogotenente Marco Ferrante) è coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia. Dopo la tentata rapina all’oreficeria Zancan di Ponte di Nanto, nella quale vi fu un conflitto a fuoco tra i malviventi e il benzinaio Graziano Stacchio, Oriano Derlesi fu arrestato dagli stessi uomini del nucleo investigativo il 7 agosto 2015 (è l’unico imputato per la tentata rapina alla gioielleria Zancan) e si trova già presso la casa circondariale di Venezia.