Autostrade, rincari dei pedaggi dal 1° agosto, ma Salvini ritira l’emendamento


In un comunicato della Lega infatti si legge che il vicepremier e ministro Matteo Salvini “chiede di ritirare l’emendamento, firmato dai relatori di tutte le forze di maggioranza, che intende adeguare il valore del sovracanone sui pedaggi autostradali”.
L’aumento sarebbe di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5 a partire dal primo agosto. L’aumento di un euro ogni mille chilometri sarebbe generalizzato coinvolgendo tutte le classi di pedaggio che suddividono i veicoli in categorie: in A e B rientrano sostanzialmente auto, suv, camper e moto, 3-4 e 5 sono contano invece gli assi di camion e traini.
Nella relazione tecnica all’emendamento presentato dai relatori al dl Infrastrutture, che quantifica le necessità della società in circa 90 milioni di euro annui, si legge che l’incremento dei pedaggi consentirà ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente aumentato a causa di alcuni eventi, in particolare la ridefinizione della rete in gestione Anas e l’incremento dei costi per l’illuminazione pubblica delle strade e di altri costi per le attività di Anas, non coperti dall’attuale Contratto di Programma.
Critiche dall’opposizione e dall' Unione Nazionale Consumatori: “Se fosse confermato l’emendamento sarebbe vergognoso! È incredibile la volontà di questo governo di fare cassa lanciando il sasso e nascondendo la mano” tuona il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona aggiungendo “Lo hanno già fatto togliendo gli sconti di Draghi sulle accise sui carburanti, ripristinando gli oneri di sistema sulle bollette della luce e del gas, alzando in quest’ultimo caso anche l’Iva dal 5% al 10 e al 22% a seconda dei consumi”.
Il Pd: “In arrivo un’altra tassa targata governo Meloni”. “Siamo di fronte ad una destra senza scrupoli che utilizza le ferie degli italiani per fare cassa. Come Pd avevamo presentato emendamenti per ridurre o eliminare i pedaggi per i residenti nelle tratte interessate da lavori, con file estenuanti e ritardi continui. Meloni e Salvini invece hanno il coraggio di aumentare le spese ai caselli senza garantire adeguati interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture. Abbiamo immediatamente presentato un subemendamento per evitare qualsiasi incremento dei pedaggi autostradali a carico degli utenti” affermano i deputati del Pd Simiani, Barbagallo, Casu, Curti, Ferrari, Evi, Bakkali, Ghio, Morassut, Gianassi.
Anche il segretario di Più Europa Riccardo Magi attacca: “Dato che non bastano i ritardi dei treni, i taxi che non si trovano, le condizioni disastrose delle nostre strade, il costo della vita che aumenta e i salari fermi al palo, per penalizzare ancora di più gli italiani durante le ferie estive il governo con un emendamento dei relatori al dl infrastrutture aumenta dal 1 agosto il pedaggio autostradale di un euro. Una vera e propria vigliaccata del ministro Salvini nei confronti degli italiani. A fronte di cosa questi aumenti? Quali sono i maggiori servizi forniti? D’altronde Salvini non si occupa mai di Trasporti, a meno che non si tratti di mettere le mani in tasca ai contribuenti”.
Dal M5S Giuseppe Conte afferma: “Altro colpaccio della maggioranza Meloni-Salvini-Tajani. Hanno proposto l’aumento dei pedaggi in autostrada dal 1 agosto, così aggiungiamo un altro po’ di carovita per le vacanze (a chi se le può permettere). Però le tasse le stanno tagliando: ai colossi miliardari del web degli Stati Uniti e alle banche che hanno collezionato extraprofitti. Stiamo dando subito battaglia in Parlamento per fermare questo ulteriore aumento. Basta”.