Cascate di Valle Binda, di Broggi e di Valle Lambra a San Pietro Mussolino

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La media Valle del Chiampo sorprende per il verde rigoglioso e la sua freschezza. Questa zona piuttosto umida, serrata tra due dorsali collinari, è ricca di torrenti che incidono i fianchi della valle. Nei dintorni di San Pietro Mussolino vi sono ben quattro cascate, custodite fra le pieghe dei monti in luoghi pochi frequentati: sono le cascate di Valle Binda, di Broggi e di Valle Lambra.

Partendo dalla chiesa del paese si sale sulla sinistra idrografica lungo il sentiero della Valle della Vallangola che in breve conduce nei pressi della Cava Merzo. Seguendo il sentiero che accosta il torrente si risale il primo tratto della Valle Binda, fino ad incontrare la piccola Cascata di Valle Binda. Ricongiunti ad una stradella asfaltata, si supera quindi il ponte sul torrente e di seguito la  Contrada Monchelati. Poco dopo, a bordo della strada, si aprono gli ingressi di due cavità carsiche: la Grotta delle Strie, lunga una trentina di metri e che presenta un’ampia galleria, e la Grotta delle Stria o Voragine di Maratte, con uno sviluppo di mezzo chilometro.

Seguendo la strada ci si collega alla vicina Contrada Antoniazzi, dalla quale ascende un ripido sentiero che porta alla Cascata di Broggi. Quest’ultima, alta una decina di metri, scorre in un incavo della roccia calcarea; l’esigua rigola d’acqua che la alimenta fa sì che si possa ammirare solamente in periodi piovosi.

Proseguendo la salita si perviene a Contrada Broggi, da cui tenendo la destra lungo una carrareccia nel bosco si sale fino al paese di Campanella a 700 metri di quota. Conviene proseguire fino al panoramico centro di Altissimo, dal quale si gode di un’ottima vista sull’alta Valle del Chiampo e sulle Piccole Dolomiti. Da qui, lungo la strada comunale del Cengio si costeggiano i pendii dove vi sono i ruderi delle case di Ronco per raggiungere Contrada Cengio, dalla quale si ammira Cima Marana. Si scende quindi lungo la strada vicinale dei Perari passando per la Croce del Cengio, posta sulla fascia rocciosa che sovrasta Molino di Altissimo.

Scesi nuovamente nel fondovalle, si risale il versante opposto fino alla Contrada Cavaliere e quindi con un piacevole tratto in costa si traversa verso le contrade Mecchero e Ceghi. Il sentiero che si addentra nella Valle Lambra si fa a volte meno evidente e in qualche punto è un po’ stretto e ripido, ma non ha grandi difficoltà. Rimanendo in quota seguendo i versanti dei monti si raggiunge il fondo della valle con il torrente, dove si trovano due cascate in successione. La prima, a monte del sentiero, è più alta ed incassata tra due gendarmi di roccia. La seconda, poco sotto, si ammira abbandonando per un centinaio di metri il sentiero: di essa risalta il contrasto di colori fra il nero dello scivolo roccioso dove scorre l’acqua e il verde vivido delle felci che crescono sulle pareti vicine.

Per ritornare a San Pietro Mussolino si prosegue costeggiando la valle per un ripido tratto in salita. Dopo di esso, giunti ad un castagneto, si può finalmente scendere lungo un sentiero piuttosto rettilineo che conduce a Contrada Massanghella, nei pressi della frazione di San Pietro Vecchio. Con un ultimo tratto, lungo il quale si costeggia il Torrente Chiampo, si ritorna al punto di partenza. L’itinerario ad anello consta di circa 15 chilometri e poco meno di mille metri di dislivello, regalando vari e numerosi punti di interesse.