Vajo Incredibile – Monte Mesole

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Descrizione percorso: percorso alpinistico, trattandosi di un vajo. Consigliato solo per esperti alpinisti, dotati della opportuna attrezzattura (ramponi, piccozze e corda d’inverno). Non adatto a frequentatori sporadici della montagna, soprattutto nel periodo invernale.

Tra i vaji della Catena delle Tre Croci riveste particolare fascino il solco diretto alla vetta del Monte Mesole, che prende il nome di Vajo Incredibile.
La sua prima salita è datata al 2005 ed è probabilmente rimasto celato per diversi anni a causa della sua conformazione particolarmente incassata tra le pareti e il considerevole avvicinamento.
Per compiere la sua ascesa occorre faticare parecchio nella neve, ma una volta entrati nel vajo si sarà ben contenti di ciò perchè il luogo è di grande suggestione; ed è proprio per questo che è stato denominato Incredibile, perché mai si sarebbe pensato di trovare un percorso così bello a nord del Monte Mesole.

Il punto ideale di partenza è situato nel territorio di Recoaro Terme, in località Casare Asnicar. Giunti alla caratteristica contrada si ammira già un ottimo panorama su Sengio Alto, Pasubio e Novegno, mentre più vicino domina il massiccio dirupato di Cima Campodavanti.
Si deve seguire la strada sterrata dove transita il noto Sentiero dei Grandi Alberi, la quale sale dolcemente a Malga Ofra Morando. Da qui si costeggia il cocuzzolo del Monte Anghebe o per la strada di destra che passa per Malga Rotocobe o per la strada di sinistra che sale a un’altra malga in rovina. Appaiono in primo piano la magnifica parete della Bella Lasta e il Gramolon, mentre la dorsale prosegue fino a saldarsi al massiccio del Carega; il momento migliore per godere di questa vista è al sorgere del sole, quando questo illumina d’arancio le pareti rocciose.
Attraversando i pascoli ci si porta alla base del tozzo massiccio del Monte Mesole, caratterizzato da alte pareti di roccia. La linea verticale che taglia in due le pareti è il Vajo Berlick, via alpinistica di difficoltà molto elevate. Per raggiungere l’imbocco del Vajo Incredibile è necessario invece salire il Boale del Mesole, impluvio più ampio che scende tra il Mesole e la Bella Lasta.

Occorre risalirlo fino a metà circa e molte volte ciò richiede notevole impegno fisico. In alternativa si può giungere qui partendo dal Rifugio Bertagnoli salendo al Passo del Mesole lungo il sentiero 207. Da qui poi basta scendere fino all’imbocco del vajo.
Il Vajo Incredibile è stretto tra alte pareti di roccia e come un lungo corridoio permette di pervenire nei pressi della cima del Mesole. Le sue difficoltà sono medie e dipendono spesso dalla quantità dell’innevamento: con poca neve ci possono essere alcuni brevi risalti rocciosi, mentre con molta neve il percorso diventa uno scivolo regolare di neve. La pendenza si aggira intorno ai 60 gradi e si accentua nell’imbuto finale di uscita. La distanza tra le pareti resta sempre molto contenuta ed è la caratteristica principale che rende affascinante questo vajo, mentre riguardo l’esposizione si è rivolti sempre verso nord, dove compare la vista del Carega illuminato dal sole.

Una volta usciti, si è accolti dall’ampio e dolce pendio della cima, dal quale si gode di un’ampia vista verso sud, in un ambiente completamente diverso rispetto a quello attraversato in precedenza. In pochi metri si può raggiungere la sommità del Mesole, prima di scendere alla vicina Bocchetta Gabellele, dove transita la strada che scende alla località La Piatta dove è situato il Rifugio Bertagnoli.
Per scendere invece dal versante di Recoaro, le vie più veloci si staccano proprio dalla Bocchetta Gabellele. Il primo canale che si incontra è il Vajo Gabellele, un tempo percorso da un sentiero di pastori, mentre il secondo solco scende per versante via via più ampio fino all’Altopiano delle Montagnole.
Da qui si torna alle Casare Asnicar per la strada dell’andata. La salita del Vajo Incredibile è da effettuarsi nel periodo invernale, in presenza di manto nevoso ben assestato e con adeguata attrezzatura. Ramponi e piccozze sono indispensabili, insieme a una buona esperienza alpinistica.