La rapper vicentina Madame in visita alla Torre della Fondazione Città della Speranza

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Dopo la sfida lanciata settimana scorsa da Vittorio Brumotti è la volta della giovane cantante, icona per la generazione Z, Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, rapper vicentina tra le più apprezzate e conosciute nel recente panorama musicale e nota per aver partecipato a Sanremo 2021 con il brano “Voce”. L’artista ha incontrato i giovani ricercatori dell’Istituto di Ricerca Pediatrica. Due mondi a confronto quello dell’arte e quello della scienza che presuppongono scelte differenti ma con un comune denominatore: sostenere la ricerca.

Determinazione impegno sacrificio, cose ben note a Madame che fin da piccola aveva ben chiaro il suo obiettivo, così come lo sono per chi sceglie di dedicare la sua vita alla ricerca per dare speranza e concrete soluzioni a chi ne ha bisogno.

“Ci sono lavori in cui la testa è sempre lì – ha detto Francesca – per me questo accade nella musica per voi nella ricerca. Sono vicentina e conosco da sempre la Fondazione e la sua attività è un piacere poter essere d’aiuto come posso, attraverso la mia popolarità”.

Con la sua visita Madame testimonia la vicinanza e la condivisione per quei valori in cui la Fondazione Città della Speranza da sempre crede e che con determinazione porta avanti. “Questo è per noi un periodo speciale – commenta Luca Primavera, amministratore delegato dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – perché la Torre della Città della Speranza è anche un simbolo per la ricerca pediatrica oncologica e vogliamo sempre più avvicinare i nostri talenti della ricerca ai molti talenti italiani e internazionali del mondo della musica, dello spettacolo, dello sport. In questo modo, alla vigilia della campagna del 5×1000, ci aiutano a sostenere il nostro messaggio e la raccolta fondi da destinare ai bambini meno fortunati”.

Il finanziamento del Progetto Diagnostica, prevede lo studio dei fattori prognostici conosciuti e l’identificazione di nuovi fattori molecolari. Il programma di cui è responsabile la Prof.ssa Alessandra Biffi si propone di approfondire lo studio della malattia residua minima molecolare durante il decorso della malattia per un trattamento di precisione, volto a identificare precocemente i pazienti ad alto rischio di recidiva a causa dell’insuccesso della terapia. Oggi la ricerca è in grado di riconoscere una cellula malata tra 10.000 cellule sane. La loro identificazione precoce permetterebbe di trattare i pazienti in una fase precoce senza aspettare che la quantità di cellule tumorali appaia clinicamente, ottenendo significativi miglioramenti nella sopravvivenza globale di questi pazienti.

E’ possibile sostenere la raccolta per la Torre della Ricerca – Città della Speranza facendo una donazione presso il conto corrente Intesa San Paolo IBAN IT92B03069 12115 074000338433 oppure C/C POSTALE N. 13200365 Fondazione della Speranza. Sul sito www.cittadellasperanza.org tutti i riferimenti e le informazioni sui benefici fiscali previsti.

Le prime aziende che si sono distinte per sensibilità e attenzione verso il progetto e che hanno già sottoscritto la sfida sono: Azienda dolciaria Melegatti, Enrico Trevisan, Named S.p.A., Guglielmo Tabacchi, Facchin Emilio de il vecchio forno, Fondazione Matteo Sacchi, Salumificio Lanzarin, Eismann surgelati, Frattin Auto, Amer SpA.