Cinque rifugi vicentini al top per sicurezza sanitaria e promozione della salute. Sono 55 in Veneto

Ben cinque i rifugi nel territorio dell’Ulss 7 Pedemontana hanno ricevuto il riconoscimento in qualità di “Rifugi sani e sicuri”. Si tratta del progetto promosso dalla Regione Veneto, con capofila l’Ulss 1 Dolomiti, che mira a migliorare la qualità, la sicurezza sanitaria e la promozione della salute nei rifugi montani.

A ottenere la certificazione – che riconosce la sicurezza sanitaria e la capacità di promuovere la salute – sono stati i rifugi Val Maron (Enego), Marcesina (Enego), Achille Papa (Valli del Pasubio), Scarpon (Valbrenta) e Campolongo (Rotzo). In tutto il Veneto le strutture insignite del titolo hanno raggiunto il considerevole numero di 55 (47 sono nel bellunese, 8 nelle altre province).

La certificazione infatti può essere ottenuta solo dopo un accurato periodo di formazione dei rifugisti e a condizione che le strutture presentino almeno cinque degli otto requisiti fondamentali: possesso di un defibrillatore semiautomatico esterno Dae con accessori, sottoposti a corretta manutenzione (presa in carico a cura della centrale Suem 118); formazione dei dipendenti per l’esecuzione di manovre di primo soccorso e per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno Dae (corso Blsd); disponibilità di sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa; predisposizione di menù con indicazione delle sostanze alimentari che possono determinare allergie o intolleranze; garanzia di disponibilità di pasti privi di glutine; approvvigionamento idrico controllato; procedura che contempli il flussaggio di acqua corrente per almeno due minuti, per le camere che non siano state occupate da almeno cinque giorni (contrasto legionellosi); disponibilità di creme solari ad alto fattore protettivo e di cappelli con visiera/bandana, esposti in area ben visibile, che possano essere commercializzati su richiesta dei fruitori (prevenzione del melanoma).

“Mi congratulo con i gestori dei rifugi che hanno ottenuto questo riconoscimento – commenta il direttore generale dell’Ulss 7 Pedemontana Carlo Bramezza -: la montagna è per definizione associata ad uno stile di vita sano ma è importante diffondere una cultura della prevenzione anche quando si tratta di fare una bella escursione. Questo risultato dimostra ancora una volta l’attenzione e l’impegno di tutti gli attori del territorio per un’offerta turistica anche all’insegna della salute».