Pizzicati in due per furti, spaccio e ricettazione. Uno offende i carabinieri su Instagram

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E’ stato grazie ad alcune perquisizioni e all’uso dei cani antidroga che i carabinieri  di Barbarano Mossano hanno chiuso il cerchio attorno a un fatto di cronaca che ha creato preoccupazione nel Basso Vicentino ad inizio agosto: una rapina ai danni di un 18enne. Ieri una persona è stata arrestata, un’altra denunciata in stato di libertà e due segnalate in quanto assuntori di sostanze stupefacenti.

Le perquisizioni – su incarico dell’autorità giudiziaria – sono avvenute ieri mattina in collaborazione con sezione operativa della Compagnia di Vicenza e il Nucleo cinofili di Torreglia (Padova) e hanno consentito di arrestare, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione, Bajram Ahindoli, 31enne di nazionalità albanese residente a Barbarano Mossano. La denuncia, per furto aggravato di energia elettrica e vilipendio alle forze armate, ha raggiunto invece il 33enne rumeno G.L., pure residente a Barbarano Mossano. Sono stati trovati in possesso di droga per uso personale, e quindi segnalati in Prefettura, T.S 27enne residente a Vicenza e G.D.G 19enne residente a Barbarano Mossano.

Le indagini erano iniziate ad agosto, quando i militari dell’Arma erano intervenuti a Nanto: un 18enne di Castegnero era stato derubato della bicicletta e dello smartphone dopo una aggressione messa in atto da un gruppo di giovani residenti nei comuni limitrofi. Vicenda per la quale è già stato indagato in stato di libertà G.L che, nella giornata di ieri, è stato nuovamente denunciato.

I militari, da quell’accaduto e dopo aver acquisito ulteriori riscontri, avevano richiesto all’autorità giudiziaria berica l’emissione di altrettanti decreti di perquisizione che sono poi stati eseguiti nella mattinata di ieri. A casa di Ahindoli è stata rinvenuta la bicicletta della vittima della rapina, nonché 14,6 grammi di cocaina, due bilancini di precisione e materiale vario da utilizzare per il confezionamento delle dosi, nonché una pistola a salve priva del tappo rosso. Al termine delle formalità di rito, il 31enne è stato riaccompagnato a casa, dove si trova agli arresti domiciliari in attesa delle decisioni del giudice.

Nell’abitazione di G.L i carabinieri hanno invece constatato non solo l’allacciamento abusivo alla rete elettrica condominiale ma anche una modica quantità di droga, per uso personale. Il giovane, successivamente alla perquisizione, su Instagram aveva pubblicato un video nel quale offendeva i carabinieri e ledeva il prestigio dell’Arma.