Coltivava cannabis in una serra attrezzata fai da te, 60enne denunciato. E’ recidivo

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Piantine di cannabis sequestrate in una delle tante operazioni dei carabinieri vicentini (foto d'archivio)

Nuovo “blitz verde“ nel Bassovicentino, questa volta operato dai Carabinieri, per porre termine a un’attività illecita di coltivazione di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio si tratta di piante di cannabis, da cui si ricava la marijuana, prodotta in proprio da un vicentino di 60 anni di età, già coinvolto in precedenza in affari illeciti legati alla droga.

Un osservato speciale, insomma, da parte dei militari della stazione locale dell’Arma, che ancora una volta non si era fatto remore nel trasgredire le leggi, ma che si è trovato senza preavviso due pattuglie sull’uscio di casa martedì mattina per l’ispezione.

L’esito: 12 piante in vaso poste sotto sequestro, insieme a 58 grammi di infiorescenze già raccolte ed essiccate, pronte per il confezionamento e il successivo smercio. A portare dritti al bersaglio i Carabinieri nel corso del sopralluogo di martedì mattina è stata l’unità cinofila del Nucleo speciale di Torreglia: il segugio antidroga ha fiutato la fragranza inconfondibile e li ha condotti alla serra coperta dove il sessantenne nascondeva agli occhi indiscreti altrui la sua attività fuori dalle regole.

L’uomo, con precedenti di giustizia accertati ma del quale non sono state fornite indicazioni sulle generalità anagrafiche, aveva allestito in casa una vera e propria coltivazione indoor costituita da lampade e teli coibentati con staffe e supporti. Sequestrati poi il trasformatore elettrico e una presa temporizzata, un ventilatore, vari flaconi di concime liquido e torba per concimazione. Infine erano già pronte per la nuova semina altra marijuana. Pare che il 60enne avesse persino preparato una brochure cartacea con tariffario dei suoi prodotti.

Dopo l’arresto il cittadino di Noventa è stato accompagnato in Tribunale a Vicenza, vista la flagranza di reato – l’accusa consisteva in coltivazione ai fini di spaccio di sostanze illecite – ed è stato sottoposto al rito direttissimo, con obbligo deciso dal giudice di turno della misura cautelare di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria. Fatto salvo l’ordine di firma preso la caserma per la firma, rimane per il resto della giornata in regime di libertà, ma probabilmente ancor più “osservato speciale“ di prima.