Francia: fermato lʼex presidente Nicolas Sarkozy per finanziamenti illeciti dalla Libia

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Secondo quanto riporta online il quotidiano Le Monde Nicolas Sarkozy è stato fermato ed è sotto interrogatorio nei locali della polizia a Nanterre.

Al centro dell’inchiesta che ha portato al fermo dell’ex presidente francese ci sarebbero bustarelle per 5 milioni di euro che Sarkozy avrebbe ricevuto dall’allora dittatore libico Muammar Gheddafi. A confermare l’avvenuto pagamento della tangente il faccendiere Ziad Takieddine che ha raccontato di aver trasportato tale somma da Tripoli a Parigi tra fine 2006 e inizio 2007 per consegnarli a Claude Guéant, tra i fedelissimi di Sarkozy.

E’ la prima volta che Nicolas Sarkozy viene interrogato su queste accuse dopo l’apertura dell’inchiesta, avvenuta nel 2013. Lo stato di fermo può durare fino a 48 ore, al termine delle quali l’ex presidente potrà essere portato davanti al magistrato.

Interrogato anche l’ex ministro Hortefeux
– Anche l’ex ministro, e fedelissimo di Sarkozy, Brice Hortefeuz, è stato interrogato nell’ambito delle stesse indagini. Hortefeux, ascoltato in libera audizione, non è in stato di fermo.

Il premier Edouard Philippe non commenta: “Rispetto” – Ha detto di non voler fare nessun commento al riguardo il premier francese Edouard Philippe, precisando di avere una “relazione intrisa di rispetto”.

Le prime accuse erano state rivelate dal sito Mediapart sei anni fa e documentate in un libro uscito qualche mese fa dal titolo “Avec les compliments du Guide” firmato da due cronisti del sito Fabrice Arfi e Karl Laske. I giornalisti avevano raccontato di borse piene di banconote passate da Tripoli e Parigi, bonifici sospetti, lettere con promesse di milioni di euro per favorire l’elezione dell’allora leader della destra francese, fino ai ricatti, le minacce e la guerra scatenata da Sarkozy. Nelle varie ricostruzioni si parla di finanziamenti di quasi 50 milioni di euro in diversi pagamenti cash.

L’ex capo di Stato ha sempre smentito le accuse. Dall’autunno 2016 si è ritirato dalla vita politica dopo la sconfitta alle primarie del centrodestra. Sarkozy è già stato rinviato a giudizio per non aver rispettato le regole sul finanziamento della sua campagna elettorale del 2012, avendo speso circa 20 milioni in più rispetto al tetto dei 22,5 milioni consentiti per legge.