Francia, passa la riforma delle pensioni per 9 voti: esplode la rabbia dei manifestanti

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Esplode la rabbia in Francia dopo il “salvataggio” per soli 9 voti del governo della contestata riforma delle pensioni, passata con il voto di fiducia. Oltre 140 fermi effettuati, 11 feriti tra poliziotti e gendarmi. “Adesso è ora di passare alla sfiducia popolare”, ha gridato il “condottiero” della contestazione, Jean-Luc Mélenchon, invitando i francesi a non arrendersi e a proseguire la battaglia “con le manifestazioni, con gli scioperi”.

Non sono passate le mozioni di sfiducia contro l’esecutivo: quella presentata dal partito indipendente Liot, nonostante sia stata votata in maniera trasversale da tutte le opposizioni, non ha raccolto i 287 voti necessari per far cadere l’esecutivo. Anche la mozione presentata dal partito di Le Pen è stata bocciata. La sinistra ha già presentato un ricorso al Consiglio costituzionale per possibili problemi di legittimità della legge di riforma.

Nove voti che potrebbero costare cari a Elisabeth Borne. Il primo ministro francese potrebbe essere sacrificato nelle prossime ore per consentire un cambio alla guida del governo. Incontrando il presidente Macron all’Eliseo, la premier ha però fatto sapere di voler “continuare” il suo percorso ed ha ribadito che “la riforma delle pensioni è essenziale per il Paese”.

Ora si attende la mossa di Macron. Il presidente francese che ha lasciato passare in sordina la riforma potrebbe ora scendere in campo apertamente per ritrovare la sintonia con i francesi. Una missione certo non facile secondo gli analisti che descrivono un “Paese spaccato”, con un presidente che appare più che mai isolato politicamente e ai minimi della popolarità.

Le proteste. A Parigi i manifestanti si sono trovati, nei pressi della zona di Place des Invalides e di Place de la Concorde. All’altezza di Place Vauban, non lontano dalla zona di Palais Bourbon dove si trova il Parlamento francese, alcuni cassonetti sono stati incendiati. Alta tensione anche a Tolbiac, nel 13 arrondissement, il quartiere universitario dove è stato attuato un blocco da parte degli studenti. Proteste anche nelle università di Parigi e Bordeaux, dove gli studenti hanno occupato le facoltà.