Migranti, pronto il piano d’azione europeo. Piantedosi: “Cooperare con i paesi d’origine”

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Un piano d’azione diviso in 20 punti per affrontare le sfide lungo la rotta del Mediterraneo centrale. È quanto presentato nelle scorse ore dalla Commissione Ue in vista del Consiglio straordinario Giustizia e Affari interni in programma il 25 novembre. Un piano che soddisfa il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, perché “mette al centro della discussione alcune importanti questioni in tema di gestione dei flussi migratori e lo fa nella prospettiva già auspicata dal Governo italiano”.

Guarda proprio all’Italia il piano d’azione europeo. Col nostro Paese che cerca da tempo “la condivisione dell’esigenza di una più intensa cooperazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, anche attraverso la realizzazione di specifici programmi europei di investimenti su quei territori”. Altrettanto importante, secondo Piantedosi, è anche “l’aspetto relativo a un maggiore coordinamento delle attività di ricerca e soccorso nelle aree Sar, che prevede, come da tempo richiesto dall’Italia, un ruolo anche per gli Stati di bandiera”.

Intanto però sulla questione migranti è intervenuta la Santa Sede, che invita il governo Meloni ad avere “toni più bassi sulle Ong”. L’avvertimento, a dirla tutta, c’era già stato una decina di giorni fa. Da quel momento in poi, in effetti, l’esecutivo si era ammorbidito. Perché, a detta di alcuni leader politici, si rischiava di mettersi contro il Papa. E non sarebbe stato il caso. Per questo Meloni & co. non avrebbero più adottato ultimatum e “minacce”, scegliendo la linea morbida. Che prosegue tuttora, in attesa di novità che arriveranno nei prossimi giorni.