Conte ribadisce: “No a un lockdown. Serve una nuova strategia”. In arrivo un altro dpcm

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Impennata di contagi da Covid-19 in Italia. Il Governo immagina già nelle prossime ore, una nuova stretta nazionale. Tra le ipotesi di cui si ragiona ci sarebbero smart working obbligatorio (in una percentuale da definire), lo stop agli eventi e una nuova stretta per palestre e sport di contatto, oltre ad orari scaglionati e più didattica a distanza a scuola.

Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando a Genova ribadisce: “Dobbiamo evitare il lockdown, non dico che è meno pericolosa questa ondata, ma che abbiamo lavorato. Dobbiamo affrontare questa nuova ondata con una strategia diversa e nuova, che non prevede più il lockdown”. Poi il premier aggiunge: “L’Unione europea sta finanziando le più importanti ricerche ed è in condizione di potersi garantire varie centinaia di milioni di vaccini”.

Conte dice no a un nuovo lockdown anche se, secondo indiscrezioni, una parte del governo lo vorrebbe. Il premier precisa: “Di fronte a una seconda ondata che sta coinvolgendo tanti altri Paesi siamo tutti preoccupati, perché questa seconda ondata sta stressando i sistemi sanitari e anche le economie e i tessuti sociali. Siamo anche stanchi. I nostri cittadini sono stanchi, vengono già da una prova durissima”.

Le Regioni, intanto, si muovono in ordine sparso. Arrivano nuove strette in Campania, Lombardia, Piemonte. Il governo cerca un maggiore coordinamento e il commissario Domenico Arcuri chiede alle Regioni, di attivare 1.600 posti in terapia intensiva per i quali sono stati già inviati i materiali. Poi Conte avverte che “chiudere in blocco le scuole non è la migliore soluzione”, riferendosi a De Luca che ieri sera, ha fatto un piccolo passo indietro, decidendo di dare ascolto ai sindaci e di riaprire almeno asili e nidi.

“Data la situazione molto grave di circolazione del virus, abbiamo indicato chiusure mirate nelle Regioni con altissima circolazione del Sars-Cov2 finalizzate a consentire lo svolgimento delle attività scolastiche e produttive”, ha detto invece Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute per l’emergenza Covid e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di medicina della Cattolica di Roma. “Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando”.

Quindi il presidente del Consiglio si esprime sui vaccini: in tal senso “ è stato fatto un investimento ad ampio spettro, alcuni gruppi prospettano esiti per fine novembre o dicembre, potremmo avere molto presto 200 o 300 milioni di vaccini. Saremo in grado di inondare i nostri sistemi di vaccini e ci siamo premurati di procurarli anche per i Paesi più fragili”. Intanto, da fonti di Palazzo Chigi trapela di un nuovo dpcm in arrivo.