Diciotti, il tribunale di Catania chiede di procedere contro Salvini

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Continua lo strascico di polemiche dopo il caso della nave Diciotti che nell’agosto scorso suscitò non poco scalpore per il blocco dei 174 migranti a bordo del mezzo per diversi giorni. Ora il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. La decisione del tribunale dei ministri arriva dopo la richiesta motivata di archiviazione avanzata dalla procura di Catania.

L’inchiesta vedeva indagato il titolare del Viminale per sequestro di persona, in relazione al mancato sbarco dei migranti soccorsi dalla nave della Guardia Costiera. Il vicepremier non ha alcuna intenzione di fare marcia indietro e, anzi, nel corso di una diretta Facebook rincara la dose: “Rischio da 3 a 15 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi dei clandestini in Italia. Non ho parole. Paura? Zero. Continuo e continuerò a lavorare per difendere i confini del mio Paese e la sicurezza degli italiani. Io non mollo”.

I giudici, dunque, non hanno accolto la proposta di archiviazione presentata dalla Procura guidata da Carmelo Zuccaro e ritengono che ci siano elementi per procedere contro il ministro dell’Interno. Il tribunale dei ministri composto da tre giudici, Nicola La Mantia, Paolo Corda e Sandra Levanti, ritiene infatti che Matteo Salvini abbia abusato dei suoi poteri. Ora la parola passa al Senato.