Erdogan a Roma. Capitale blindata. Incontri con Mattarella, Gentiloni e Papa Francesco

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è a Roma e la capitale è super blindata. Misure di sicurezza ai massimi livelli in Vaticano, dove l’area antistante piazza San Pietro e tutta via della Conciliazione sono chiuse anche ai pedoni non autorizzati. Molte le pattuglie di polizia dislocate in tutta la zona. Mobilitati 3.500 agenti. E poi aree off limits, bonifiche a tappeto, reparti speciali in campo per garantire la sicurezza.

I colloqui tra il presidente turco e il capo dello Stato e il premier serviranno a ribadire il fatto che “le relazioni bilaterali sono eccellenti” – come ha detto lo stesso Erdogan prima della partenza – ma difficilmente scalfiranno le sue certezze non negoziabili sulla necessità della ‘guerra’ ai curdi e sulle responsabilità dell’Unione europea in merito allo stallo dei negoziati di adesione di Ankara.

L’arrivo di Erdogan è avvenuto però non senza proteste. All’interno della ‘green zone’ che va da San Pietro a piazza del Popolo fino al Colosseo e al Circo Massimo non saranno infatti tollerati assembramenti, mentre i percorsi del corteo presidenziale rimangono riservati e i giardini di Castel Sant’Angelo si preparano ad accogliere un sit-in della rete Kurdistan Italia. Le proteste sono già cominciate. Cinque cittadini curdi sono stati bloccati mentre tentavano di entrare in piazza San Pietro, all’Angelus, con bandiere curde.

Il presidente turco, prima di partire per il nostro paese ha parlato insolitamente dell’attacco di sabato a Macerata, affermando di considerare la xenofobia alla pari del terrorismo. Il raid di Macerata è “un attacco razzista, non diverso da episodi di attacchi a moschee luoghi legati alla religione islamica. Abbiamo visto quanto accaduto in Myanmar. Dinanzi a questi episodi e’ obbligatorio mostrare una reazione decisa”. Nell’agenda dell’incontro con papa Francesco vi e’ anche l’aumento di islamofobia e razzismo in Europa: “Quanto avvenuto a Macerata – ha affermato Erdogan -mostra la grandezza di questo problema”.

Erdogan è in Italia anche per parlare di affari. Nel tardo pomeriggio infatti parlerà con i grandi gruppi italiani. Impregilo, Leonardo, Pirelli, Snam, Ferrero, Astaldi, probabilmente il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia vedranno Erdogan in un noto albergo del centro, suo quartier generale fin da stasera e rigorosamente blindato per tutti. A partire dalla stampa, che non avrà alcuna finestra per incontrare il leader turco in nessuno dei suoi appuntamenti romani.