La Lega propone: equiparare i reati dei minorenni a quelli dei maggiorenni


Equiparare i reati dei minorenni a quelli dei maggiorenni. E’ quanto vuole ottenere la Lega e Matteo Salvini attraverso tre proposte di legge, che prevedono tra le altre cose punizioni severe per chi si rende colpevole di istigazione a delinquere a danno dei minori. Ha detto Salvini: “I 16 anni di oggi non sono quelli dei miei tempi quando non c’erano i social ma cabine telefoniche a gettoni e ghiaccioli, e non giravi col coltello. Un sedicenne oggi è più maturo però onori e oneri: se sbagli paghi come pagano tutti gli altri”.
Tra le misure, lo stop all’istigazione a delinquere a danno dei minori, prevedendo punizioni severe per chi celebra la criminalità organizzata invitando i ragazzi ad aderire o suscitando emulazione, anche se con l’arte e la musica; oscuramento dei profili social di indagati e condannati per reati ostativi, scoraggiando la propaganda di personaggi che inneggiano al crimine; istituzione della figura del Garante delle vittime della criminalità organizzata e le loro famiglie, per tutelarle e garantire loro giustizia.
Tra le proposte presentate una è intitolata a Giogiò Cutolo, il giovane musicista ucciso a Napoli nel 2023 mentre tentava di sedare una rissa. “La nostra è una risposta necessaria affinché non accada più una tragedia come quella di Giogiò. Le nostre proposte di legge, presentate dai gruppi di Camera e Senato, vogliono proteggere in primis i nostri ragazzi. Per quanto le famiglie possano essere un punto di riferimento nell’educazione e Daniela Di Maggio ne è testimone, la legge è fondamentale per debellare la propaganda di certi personaggi”, ha commentato il senatore Gianluca Cantalamessa, capogruppo della Lega in commissione Antimafia. “Chi uccide un ragazzo per la strada non è un influencer, è un criminale e dobbiamo intervenire per isolarlo, così come inneggiare alla criminalità non è arte”.