La Manovra è legge, Meloni: “mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese”

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La Camera ha dato l’ok alla legge di Bilancio, grazie ad una maggioranza compatta con 200 sì, 112 no e 3 astenuti. Il testo, che era già stato approvata al Senato, è arrivato blindato a Montecitorio, passando senza alcuna modifica.

Soddisfatta la maggioranza a partire dal ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti: “Bene il sì alla Manovra. Proseguiamo su un percorso di prudenza, responsabilità e fiducia. Avanti così”. Via Facebook la premier Giorgia Meloni, ancora convalescente, ha ringraziato a nome suo e del Governo “i parlamentari di maggioranza di Senato e Camera per il sostegno e la compattezza dimostrati”. “Un segnale positivo – ha aggiunto – per una Manovra importante, che mette al centro le famiglie, il lavoro e le imprese”. Il presidente del Consiglio ci tiene quindi a sottolineare che “questa volta la Manovra viene approvata senza il voto di fiducia. Ringrazio per questo anche le opposizioni che, pur nel forte contrasto sui temi, hanno contribuito allo svolgimento del dibattito”.

Sugli scudi le opposizioni: “Il primo governo guidato da una donna fa ogni giorno scelte contro le donne” tuona la segretaria dem Elly Schlein.”Una legge di bilancio di tagli e tasse da far invidia ai peggiori governi tecnici” dichiara invece l’ex premier Giuseppe Conte.

La Manovra vale 24 miliardi e la proroga del taglio del cuneo fiscale per il 2024 (circa 10 miliardi) è la misura principale della Legge di Bilancio. Il taglio è già in vigore da luglio, con 6 punti in meno per i redditi fino a 35mila euro e 7 per quelli fino a 25mila. Ma la riduzione non sarà applicata alle tredicesime ed è finanziata solo per il 2024.

Via libera all’unanimità a odg del Pd sulla violenza di genere. L’odg a prima firma Sara Ferrari, impegna il governo a velocizzare le procedure di assegnazione dei fondi ai centri anti violenza e alle case rifugio oltre che ridurre i tempi per la liquidazione da parte delle Regioni dei fondi per l’assegnazione del reddito di libertà. Vengono destinati 40 milioni a misure contro la violenza sulle donne, ma sale dal 5% al 10% l’Iva sui pannolini, così come per il latte in polvere e gli assorbenti femminili.

Niente tagli alle pensioni di vecchiaia per i sanitari. Arrivata dunque la correzione sul contestato taglio alle pensioni del personale sanitario, degli enti locali, degli uffici giudiziari e dei maestri. Saranno salvi i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e non saranno toccate le pensioni di vecchiaia.

Come preannunciato aumenta la cedolare sugli affitti brevi al 26%, escludendo però il primo immobile in locazione. Passano le agevolazioni per accedere al mutuo per la prima casa, per le famiglie numerose. Rimodulati anche i fondi stanziati per il Ponte sullo Stretto, con una riduzione degli oneri a carico dello Stato di 2,3 miliardi. Soldi che verranno recuperati attingendo dal Fondo di sviluppo e coesione.

Detrazioni per chi assume e per chi ritorna in Italia. Maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, con agevolazioni ancora maggiori per mamme o donne disoccupate, giovani ed ex beneficiari del Reddito di cittadinanza, fino a toccare il 130%. Per le aziende, c’è lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia, mentre viene rinviata a luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax. Arriva però l’obbligo di assicurarsi contro le catastrofi.

Risorse anche per i rinnovi contrattuali: 8 miliardi in due anni per il rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione, e altri 100 milioni per coprire l’accordo sindacale sui contratti delle forze di sicurezza.

Previsti il rifinanziamento del Sistema sanitario nazionale (240 milioni di euro per il 2025 e 340 dal 2026) ed un incremento delle risorse per i contratti 2022-2024. Si gonfia anche il buono per le rette agli asili nido e il Fondo per aiutare gli over 65 con Isee basso a sostenere le spese veterinarie.