Premier time al Senato, Meloni: Italia e Ue devono rafforzare la difesa. Avanti su premierato e giustizia


Giorgia Meloni torna alla prova dell’Aula. E’ il quarto premier time per la leader di Fdi negli oltre 900 giorni del suo esecutivo. “L’Italia e l’Unione europea devono rafforzare le proprie capacità difensive per far fronte alle sfide geopolitiche del mondo” ribadisce la presidente del Consiglio rispondendo a un’interrogazione di Carlo Calenda sul tema difesa. E’ il primo dei nove quesiti proposti nell’appuntamento rinviato lo scorso 23 aprile per la morte di Papa Francesco. “Da patriota – aggiunge – ho sempre sostenuto un principio semplice, ovvero che la libertà ha un prezzo“. Poi manda un messaggio alla Nato invitandola ” a prendere in maggiore considerazione il fianco Sud dell’Alleanza”.
La presidente del Consiglio sottolinea anche che, nel 2025, l’Italia raggiungerà l’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari “perché – spiega – c’è un governo che sa che mantenere gli impegni presi è fondamentale per farsi rispettare”. “Lo faremo sia rilanciando la traiettoria di potenziamento delle nostre capacità di difesa”. Perché, specifica Meloni, “senza difesa non c’è sicurezza e senza sicurezza non c’è libertà”.
Avanti su premierato e giustizia. Rispondendo in Aula, a Palazzo Madama, Giorgia Meloni smentisce che il ddl costituzionale sul cosiddetto premierato sia finito su un binario morto, accantonato in favore di quello sulla separazione delle carriere dei magistrati. Tutt’altro. “Sta andando avanti. Continuo a considerarla la madre di tutte le riforme” dice, specificando: “Dipende dal Parlamento e non da me, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come sulla riforma della giustizia’.
Replicando poi ad una provocazione di Matteo Renzi, che l’ha interrogata sulle priorità di governo, la premier conferma di essere “favorevole all’introduzione delle preferenze nella legge elettorale”, senza però entrare nel dettaglio di eventuali progetti di modifica.
Meloni tocca poi il tema dei trasferimenti di migranti in Albania spiegando: “Alla fine di questa settimana oltre il 25% dei migranti trattenuti in Albania sarà già stato rimpatriato in tempi che come vedete sono molto veloci, a dimostrazione di come le procedure e la strategia che abbiamo messo in campo, nonostante i tentativi di bloccarle per ragioni chiaramente ideologiche, stiano funzionando”. E, rispondendo a un’interrogazione del capogruppo FdI a Palazzo Madama, Lucio Malan, sul contrasto all’immigrazione irregolare, aggiunge: “Vogliamo un’Italia finalmente capace di far rispettare le regole, di essere intransigente con chi delinque e di difendere la sicurezza dei cittadini onesti”.
Sul fronte della guerra in Medioriente, la presidente del Consiglio dice “sì al piano di ricostruzione di Gaza in un quadro di pace e sicurezza“. E sul conflitto russo – ucraino afferma: “Siamo sempre stati e continueremo ad essere al fianco di Kiev, Mosca mostri che vuole la pace”.