Salvini lancia la Bergonzoni a Bologna ma le “sardine” riempiono Piazza Maggiore

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Tensione a Bologna, dove ieri il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto la campagna elettorale per Lucia Bergonzoni al Paladozza con circa 5 mila persone. Più gremita piazza Maggiore, dove oltre 10mila cittadini anti-Lega – fra universitari e bolognesi – si sono spontaneamente radunati al grido di “Bologna non abbocca”. Fin dalle 18 i collettivi universitari – invece – hanno portato circa tremila persone in corteo per le strade della città, con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile a un Paladozza blindato da un ingente dispiegamento di uomini e mezzi delle forze di polizia. Non sono entrati in contatto perché, al lancio di petardi, fumogeni e palloncini pieni di vernice del corteo che voleva sfondare il cordone, dalle camionette sono stati azionati gli idranti che hanno allontanato il corteo.

Il flash mob pacifico degli anti-leghisti in piazza Maggiore è stata nel segno delle “sardine”, il simbolo scelto per l’occasione per ingaggiare con la Lega una guerra di numeri su chi avesse più partecipazione, rispetto all’iniziativa del Paladozza: gli organizzatori avevano annunciato di voler riempire il “Crescentone” della piazza con 6mila persone strette proprio come sardine: obiettivo abbondantemente raggiunto, visto che la piazza era gremita. Fra i manifestanti tanti esponenti del Pd ed anche Giambattista Borgonzoni, padre della candidata della Lega.

Intanto via Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha ringraziato tutte le persone scese in piazza Maggiore: “Qui c’è una Bologna bellissima. Grazie ai ragazzi che l’hanno organizzata”.