Il Famila tricolore ricevuto in Municipio. Dopo lo scudetto è già tempi di addi e rinnovi

Famila "club" in Sala Consiliare

La festa scudetto del “circoarancione del Famila Basket non si ferma alla magica serata di martedì al PalaRomare, con la vittoria in gara5 sulla Reyer Venezia e il titolo numero 13. In Municipio a Schio, nel day after e con qualche occhiale con lenti scure che non passa inosservato (ricordate il calciatore azzurro Barella ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica Mattarella dopo gli Europei di calcio inglese?), si premiamo le neo campionesse d’Italia della pallacanestro, i dirigenti societari e lo staff. Capitanati rispettivamente dalla “capobanda” tra le atlete Giorgia Sottana, dal patron Marcello Cestaro e dal coach Georgios Dikaioulakos.

A invitare, ricevere e premiare le protagoniste della stagione 2024/2025 conclusa l’altro ieri con l’accoppiata Scudetto/Coppa Italia e l’approdo alla Final Six di Eurolega sono stati la sindaca Cristina Marigo e l’assessore allo Sport Aldo Munarini. A nome e per conto di amministrazione comunale e della città di Schio, tifosa e non, ancora onorata di salire alla ribalta nazionale per meriti sportivi del club multicolore: rosa per la versione al femminile, arancione per i colori sociali, e bianco, rosso e verde per il tripudio di bandiere tricolori che richiamano al titolo di regine dell’Italia del basket.

Prime foto da campionesse 2025 al PalaRomere martedì sera

Il ritrovo ufficiale a Palazzo Garbin è sì momento istituzionale ma al contempo occasione per battute – con il dg De Angelis in prima linea – e sorrisi, celebrando un successo sportivo tanto sofferto quanto entusiasmante dopo cinque derby veneti di finale. Famila Schio che vince per 3-2 la serie, lo fa festeggiando con 3 mila tifosi al seguito, rendendo un’abitudine a primeggiare un valore aggiunto che non annoia mai. Se magari qualche “sbadiglio” in sala consiliare è stato avvistato, è figlio della nottata di festeggiamenti appena trascorsa e non certo della noia. Tutte insignite di un dono le cestiste presenti, con assenti giustificate le sole Laksa e Salaun già in volo dalla notte seguente alla “bella” vincente per i colori orange.

Celebrazione in doppio idioma, italiano e inglese, con la consigliera scledense Antonella Nardello a cimentarsi come traduttrice, nota tifosissima del Famila. “E’ un onore ospitarvi qui, vi aspettavamo da una settimana – ha esordito la sindaca Marigo in accoglienza – e ci siamo sentiti onorati del risultato conseguito che dà lustro alla città di Schio. Ringraziamo tutte voi atlete ma anche staff e presidente, per come avete acceso i riflettori sulla nostra realtà, per noi siete un patrimonio inestimabile”. Munarini, ancora emozionato per i fasti della serata prima, si accoda ai ringraziamenti, confida la scaramanzia personale e avverte atlete, staff e società che esiste ancora il record della Pool Comense da battere, in termini di scudetti vinti. “Il Famila è un patrimonio sportivo della nostra città e non abbiamo finito. Complimenti a tutte voi. La nostra capitana ha ancora la forza di emozionarsi per qualcosa che ha costruito: non bisogna mai arrendersi e guardare agli obiettivi con la stessa forza, è il messaggio che diamo a tutto lo sport scledense”.

La paladine del Famila per una volta “in platea”

Tra una dichiarazione e l’altra si parla di addii (o arrivederci?) già annunciati come quello dell’allenatore greco, del rinnovo per un altro anno di capitan Sottana, dei sette anni in canotta arancione del “ministro della difesa” Martina Crippa e delle giovani che scalpitano come Zanardi, raccontando più di un retroscena esilarante della stagione. Che ora è davvero finita, lasciando al posto ad altre trattative future e, per chi è già “a posto”, alle meritate vacanze dopo il tour de force finale.

Lo scudetto n°13 è un affare di… Famila! Vinta gara5 in un tripudio di arancione e tricolore

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