Gli anziani dell’Altovicentino non ci cascano più: sventata la truffa del finto avvocato

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La truffa del finto avvocato continua a imperversare anche nella provincia di Vicenza ma ancora una volta i pensionati nostrani non abboccano all’esca e segnalano il tentativo di raggiro alle forze dell’ordine. Gli ultimi caso in ordine di “apparizione” si sono registrati a Santorso e Isola Vicentina, tre solo nell’ultima settimana, con anziani a non cadere nel tranello anche grazie alle cronache di episodi simili avvenuti nel passato recente.

E’ ormai arcinota la struttura della truffa orchestrata telefonicamente nella prima fase, sempre ai danni della fascia d’età più vulnerabile, per poi presentarsi al campanello con la richiesta di denaro liquido o prezioso per “salvare” dai guai un parente prossimo, di solito un nipote finito nei guai.

Tutte frottole ovviamente raccontate da un sedicente avvocato con eloquenza e capacità di persuasione tali da rendere verosimile il quadro dipinto all’ingenuo interlocutore dall’altra parte della cornetta, spesso in apprensione per il proprio figlio o nipote e preso alla sprovvista. Quasi sempre citato come presunto responsabile di un incidente stradale, e quindi trattenuto in un meglio precisato posto di polizia.

Nei tre casi più recenti documentati ieri dalla compagnia carabinieri di Schio, in ogni caso, nessuno ha accettato di incontrare il finto avvocato, evitando il concretizzarsi delle truffe. La segnalazione dei tre anziani raccolta ieri costituisce probabilmente solo la punta dell’iceberg, visto che il malviventi sono soliti agire sui grandi numeri, fino a trovare una vittima disposta ad aprire l’uscio di casa e consegnare denari e averi senza effettuare alcuna telefonata preventiva per accertarsi della veridicità dei fatti.

L’invio di pattuglie di militari delle quadre operative agli indirizzi indicati tra Isola e Santorso, ha poi scoraggiato, probabilmente, i malintenzionati a presentarsi in casa dei pensionato. Le indagini dei carabinieri proseguono per individuare gli artefici del tentato raggiro, che ormai da un paio d’anni miete decine di vittime inconsapevoli nel Vicentino.