Lo sgomento e la vicinanza di tre comunità per la morte di Diletta, Anna e Daniele VIDEO

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L’intero Alto Vicentino è attonito e senza parole dopo il dramma che si è consumato nella notte nell’autostrada A13 Bologna-Padova, dove in un incidente è deceduta un’intera giovane famiglia vicentina: Anna Pieropan, mamma di 29 anni; Daniele Minati, papà di di 32 e la loro piccola Diletta, una neonata di soli cinque mesi. Anche i social network, che usualmente di fronte a qualche disgrazia grondano di commenti, sono quasi silenti, tanta è la costernazione per quanto accaduto.

Lo schianto violentissimo, intorno a mezzanotte fra Bologna Interporto e Altedo: il loro camper è stato dapprima tamponato da una Ford Fiesta guidata da un neopatentato napoletano, poi è stata travolta da un pullman che stava sopraggiungendo, a bordo del quale c’era una comitiva di ragazzi di Pordenone di ritorno da Lucca.

 

La coppia è morta sul colpo dopo l’impatto con il pullman che ha distrutto il loro mezzo, un furgone Fiat Ducato adibito a camper, con quale stavano probabilmente tornando verso casa. Il personale sanitario del 118 ha tentato a lungo, invano, di rianimare la neonata.

Daniele Minati e Anna Pieropan si erano sposati nell’agosto 2017 e vivevano a Torreselle di Isola Vicentina. Anna viene descritta come una ragazza estremamente in gamba: era responsabile del settore della mediazione culturale (accoglienza dei richiedenti asilo) alla cooperativa sociale ConTe di Quinto Vicentino, dovo ha lavorato fino a quando è rimasta a casa in congedo di maternità per la nascita della piccola Diletta, avvenuta a fine maggio.

La sua famiglia, devastata dal lutto, vive a Schio, nel quartiere di Santa Croce: persone fortemente impegnati nel sociale: il padre Luigi, dopo una carriera da fisioterapista presta servizio come volontario presso la cooperativa sociale Orsa Maggiore di Malo, mentre il fratello Matteo è operatore della cooperativa sociale Verlata di Villaverla, dove fino a poco tempo fa, esattamente come Anna, si è occupato dell’accoglienza dei migranti. L’altro fratello, Stefano “Piter”, è molto conosciuto per aver raccontato la sua convivenza con la sclerosi multipla – di cui è affetto dal 2007 – in due libri e nel cortometraggio “Contando le formiche” di Giuliano Cremasco, vincitore anche del Festival del cortometraggio di Roma. Anna aveva studiato scienze politiche all’università di Padova e poi aveva ottenuto anche la laurea magistrale, già lavorando, lo scorso anno all’Università Ca’ Foscari di Venezia in in Lavoro Cittadinanza Sociale e Culturalità con il massimo dei voti, nel luglio dell’anno scorso. “Anna era una persona solare e piena di vita” ricorda in lacrime l’assessore del comune di Schio Barbara Corzato, sua compagna di studio all’università di Padova.

Daniele Minati era invece originario di Sovizzo e lavorava nel settore socio sanitario, dopo aver studiato veterinaria. Il grande amore con Anna, nato negli anni dell’università, era stato coronato dal matrimonio, nel luglio del 2017 e poi dalla nascita, il 31 maggio scorso, della piccola Diletta, gioia non solo dei genitori ma anche dei nonni e degli zii. “Tutta la comunità di Isola Vicentina è sgomenta e si stringe attorno alle famiglie di Anna e di Daniele – commenta il sindaco di Isola Vicentina, Francesco Gonzo – che pur essendo arrivati qui due anni fa da altri comuni si erano subito integrati ed erano parte attiva della comunità di Torreselle. Durante la campagna elettorale qualcuno della mia lista aveva avuto modo di parlarci, e ci avevano raccontato che la scelta di vivere in collina e proprio ad Isola era anche un ritorno alle origini, visto che entrambi avevano parenti originari di qui. Sono già in contatto con i sindaci di Schio e di Sovizzo, Orsi e Garbin, perché c’è l’intenzione di dichiarare il lutto cittadino”.

“Non ci sono parole – commenta il sindaco di Sovizzo, Paolo Garbin – per esprimere ciò che sti prova in certi momenti. A Gianni Minati ed Angelina Canova, papà e mamma di Daniele, un grande abbraccio che vuole essere l’abbraccio di tutti i sovizzesi in questo giorno di lutto che ci lascia attoniti e sgomenti. La perdita di un figlio è la tragedia più grande che possa colpire la vita di una persona. Un dolore, una ferita dalla quale difficilmente ci si rialza per guardare avanti. Spero che Anna, Daniele e Diletta li possano confortare da dove sono ora e che veglino su tutti loro”. Questa sera la sfortunata famiglia è già stata ricordata in una veglia a Sovizzo, mentre domani sera è prevista una veglia nella chiesa parrocchiale di Isola Vicentina e momenti di ricordo sono previsti anche a Schio.