Lotta al cambiamento climatico, arrivano nuove aree verdi e un bacino di laminazione

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Dopo la conferma dei contributi da parte di Area Urbana Pedemontana per la realizzazione di un bosco urbano tra il parcheggio di via Milano e via Istria, arrivano nuove risorse per l’ampliamento delle piantumazione di alberi e per la creazione di un bacino di raccolta acque piovane nell’area di sosta adiacente alla stazione. Il Comune, infatti, è beneficiario di un contributo di 270 mila euro da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando “Capitale Naturale”.

Dal titolo “Nature-based Schio Solutions”, il progetto presentato e finanziato prevede la messa a dimora di circa 200 piante nei parcheggi di fronte alla stazione ferroviaria e adiacente a via Baccarini, sulla strada che collega Vicenza a Schio e che costituisce il principale asse viario di entrata e di passaggio per raggiungere le zone montane del Pasubio e della Val Leogra. Nell’area retrostante, che raggiunge tramite un passaggio pedonale attiguo al futuro bosco urbano, sarà realizzato il bacino di laminazione.

“Ampliando la piantumazione di alberi nelle zone delle aree di sosta veicolare – spiega l’assessore all’ambiente, Alessandro Maculan – si otterrà un benefico effetto di contrasto al formarsi di isole di calore all’interno delle aree urbanizzate. La presenza di alberi aiuterà anche a migliorare la qualità dell’aria, assorbendo CO2 e riducendo l’inquinamento atmosferico. L’installazione di sistemi di raccolta dell’acqua piovana, invece, permetterà di conservarla per utilizzi sia all’interno del parcheggio, sia nel parco circostante. Mitigherà le inondazioni locali causate dal deflusso superficiale dell’acqua piovana, che rappresentano un rilevante problema di gestione del territorio. Dal punto di vista della sostenibilità, questa strategia consente di affrontare la questione idrica in modo ecologico, sfruttando una risorsa naturale e riducendo la dipendenza da risorse idriche esterne”.

Il primo step di questo importante progetto prevede un’analisi dettagliata dell’area di parcheggi per comprendere il preciso impatto dell’isola di calore urbana e del sistema di gestione delle acque piovane attualmente in uso. Nella fase di pianificazione delle strategie di mitigazione dell’isola di calore, della gestione sostenibile delle acque meteoriche e della promozione dell’aspetto ecologico, poi, verranno coinvolte le scuole superiori e in particolare gli studenti dell’indirizzo “Biotecnologie Ambientali” dell’ITIS De Pretto, dell’indirizzo “Costruzioni Ambiente e Territorio” dell’ITET Pasini e dell’indirizzo “Architettura e ambiente” dell’Istituto d’Istruzione Superiore A. Martini, con la collaborazione di docenti del Dipartimento TESAF dell’Università degli Studi di Padova.

Una progettazione che non si limiterà alla sola scelta delle specie vegetali, ma comprenderà anche una pianificazione attenta della disposizione degli alberi per massimizzare i benefici termici ed ecologici. Parallelamente, verrà progettata un’area dedicata alla laminazione delle acque meteoriche: che avrà un’importante funzione ecologica, gestendo in modo sostenibile le acque piovane, riducendo il rischio di allagamenti e creando habitat per la fauna locale.

Per la realizzazione delle opere a verde verranno coinvolte la coop Socche alla Croce e il centro professionale Don Bosco, indirizzo “Operatore Agricolo”: ma prima di mettere in campo tutte le azioni previste e arrivare all’ampliamento della piantumazione e alla realizzazione del bacino di laminazione verrà coinvolta anche la cittadinanza fornendo informazioni dettagliate e raccogliendo spunti e riflessioni.

“Considerato che prevediamo di mettere a dimora circa 200 piante su una superficie di 3mila metri quadri – conclude Maculan – prevediamo una riduzione di 7mila chili di CO2 e mille metri cubi di acqua piovana stoccata grazie alla realizzazione del bacino. Ci aspettiamo inoltre di riuscire a raggiungere una diminuzione della temperatura ambientale di circa 0.8 gradi in seguito alle soluzioni adottate nelle aree oggetto di intervento che attualmente prive di copertura vegetale”.

Alle risorse ottenute da Fondazione Cariverona, si aggiungono 70 mila euro dalle casse comunali per la realizzazione del progetto. Il tutto si aggiunge ai circa 500 mila euro del progetto sostenuto da Area Urbana SISUS portando, con le risorse comunali aggiuntive, ad un investimento complessivo sulla zona di circa 900 mila euro.