Patto di Concordia Civica, domani la cerimonia per celebrare i vent’anni dalla firma


Vent’anni fa, il 17 maggio 2005, a Schio veniva firmata la Dichiarazione sui valori della Concordia Civica, meglio conosciuta come Patto di Concordia Civica. Un gesto coraggioso e simbolico, nato per fare i conti con una delle pagine più dolorose della Città del secondo dopoguerra: l’Eccidio di Schio del 7 luglio 1945.
Il Patto, sottoscritto da Comune di Schio, ANPI, AVL e dall’allora Comitato dei familiari e amici delle vittime dell’Eccidio di Schio (ora associazione), rappresentò un esempio di dialogo ribadendo l’importanza di riconoscere il dolore reciproco come punto di partenza per una concordia civica duratura e respingendo ogni forma di strumentalizzazione politica del ricordo. Questi i principi alla base dell’accordo: il riconoscimento del dolore provocato da quei fatti, la riaffermazione dei valori della Resistenza, la condanna dell’eccidio e la volontà di promuovere occasioni pubbliche di riflessione condivisa. Oggi il messaggio di quel Patto è più che mai attuale: la memoria può essere un terreno comune su cui costruire rispetto, dialogo e coesione.
E a due decenni di distanza, la Città torna a riflettere su quel percorso di riconciliazione con un doppio appuntamento in programma per domani, sabato 17 maggio: si inizia alle 16 nella Sala degli Affreschi di Palazzo Toaldi Capra, dove si ritroveranno alcuni dei protagonisti di allora ed i rappresentanti dele realtà firmataria del Patto per ripercorrere le ragioni e il contesto che portarono alla firma. A seguire, alle 18, la cerimonia commemorativa presso le ex carceri, luogo simbolico della tragedia del 1945. Con un invito accorato, rivolto dall’amministrazione comunale a tutta la cittadinanza, a partecipare per condividere un momento di riflessione collettiva che, oggi come allora, parla al cuore della nostra comunità.