Presto le ultime note in omaggio a “Toni”. La sua famiglia? Una chitarra e chi cantava con lui

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Si è fatto carico il Comune di Piovene del funerale ormai prossimo di Antonio Buzzaccaro, alias “Toni Chitarra” come i più lo conoscevano nell’Altovicentino, il pensionato di 79 anni morto ormai due settimane fa sul ponte di Sant’Agata, tra Piovene e Cogollo del Cengio, mentre rientrava verso casa nel centro del paese di residenza, in sella alla sua inseparabile bicicletta elettrica. Una morte improvvisa, quella di Toni, che risale allo scorso 5 aprile, nel pomeriggio di un mercoledì, per cause non ancora del tutto chiare e che solo gli esiti dell’autopsia – effettuata all’ospedale di Santorso – potranno contribuire a spiegare.

E che ha lasciato da quel giorno tanta amarezza nel cuore a cittadini di più paesi visto che il pensionato, che fu dipendente della Lanerossi, e musicista esperto me per diletto amava suonare e cantare in compagnia nei bar e in occasioni di feste a livello locale. Tre le ipotesi della prima ora: uno spostamento d’aria determinato dal passaggio a fianco di un camion con conseguente caduta sull’asfalto battendo il capo; un malore mentre si trovava in sella e sui pedali oppure un incidente stradale con coinvolgimento dello stesso mezzo pesante. Una risposta definitiva, ad oggi, non è disponibile. Non si ha notizia di alcuna persona indagata.

Un emblema vivente, fino a quel mercoledì in cui è rimasto vittima di un incidente ancora da chiarire nelle dinamiche, del folklore nostrano che tutti, gestori e clienti in egual modo, amavano per l’allegria e la compagnia genuine che sapeva infondere. I tempi per poter organizzare le esequie di Antonio si sono dilungati sia in ragione dell’autopsia decisa dalla Procura di Vicenza per verificare ogni aspetto delle circostanze che hanno portato il 79enne al decesso lungo la strada provinciale, sia in quanto non esisterebbero discendenti diretti e parenti prossimi del compianto artista della musica.

A questo punto è intervenuto il Comune, avviando le procedure amministrative per “fare le veci” dei parenti non rintracciabili se non addirittura inesistenti almeno per quanto noto a Piovene. Va ricordato che Antonio Buzzaccaro in passato aveva convissuto con la sorella Leonia, con ciascuno a occuparsi reciprocamente dell’altro in età anziana, mancata alcuni anni fa. Da allora aveva vissuto solo, ed era autosufficiente. Nessun familiare in vita, ma tanti amici sparsi da Zanè a Piovene passando per altre località che volentieri si sarebbero accollati lanche e spese oltre all’impegno di accompagnarlo nell’ultima tappa terrena, per lui che era appassionato di ciclismo oltre che di buona musica. In Comune, in ogni caso, nessuno si è tirato indietro, e non solo per senso del dovere.

La chiesa di Santo Stefano nel centro di Piovene Rocchette

“Non appena avuto contezza dell’assenza di eredi prossimi – spiega il sindaco piovenese Erminio Masero – ho dato ordine ai nostri uffici di attivare le pratiche per il funerale e la sepoltura. Come noto abbiamo poi dovuto attendere l’effettuazione degli approfondimenti collegati all’autopsia fino a quando la situazione non si è sbloccata con il nulla osta che ha concesso la salma di Antonio dopo la chiusura delle indagini. Ci siamo occupati insieme alle onoranze funebri anche dell’epigrafe, per ricordare come merita questo nostro concittadino citando la sua passione per la musica: una persona che conoscevamo un po’ tutti da queste parti ed è quindi corretto a maggior ragione che sia la comunità, in cui ha sempre vissuto, occuparsi di lui oggi, facendosi carico dei costi e garantendogli una degna sepoltura”.

La cerimonia di commiato si terrà giovedì mattina alle 10.30. Sarà ospitata nella chiesa parrocchiale di Piovene Rocchette, vicino a dove Toni Chitarra risiedeva e spesso si faceva sentire mentre si “teneva in allenamento” con la chitarra o la fisarmonica, i suoi strumenti preferiti. Per una volta, lui sarà ad ascoltare, anziché suonare, prima di trovare il silenzio eterno in un loculo del cimitero cittadino che lui stesso aveva acquistato in passato, forse per essere sicuro di non essere di peso a nessuno. “La musica è finita, l’artista se ne va. Grazie Toni“.