PrimaNoi, Alex Cioni lancia l’appello: “riprendiamoci Schio da criminali e pezzenti”

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Sullo sfondo la locandina, nel riquadro Alex Cioni portavoce del comitato PrimaNoi

Basta a “criminali” e “pezzenti”, parola di Alex Cioni. I recenti fatti di cronaca che hanno funestato il quieto vivere a Schio spingono il comitato PrimaNoi a una presa di posizione e a lanciare un appello trasversale, per bocca e penna virtuale del suo portavoce, ancora una volta in prima linea con toni energici in tema di sicurezza e criminalità. “Riprendiamoci Schio” e “Non basta più indignarci sui social” i passaggi nevralgici dello scritto reso pubblico stamattina, che invita gli scledensi si ogni ordine e grado a scendere in piazza, anche ma non solo per esprimere solidarietà alle vittime degli atti violenti e alle forze dell’ordine ritenute sotto organico per affrontare il problema.

L’appello o invito che dir si voglia alla città è mirato alla mobilitazione da parte di cittadini, ed è rivolto anche alle “comunità di stranieri residenti che vivono nel rispetto delle leggi e della convivenza civile”. Chiamate in causa anche le istituzioni locali oltre agli scledensi intesi come cittadinanza, le forze politiche e “tutti coloro che contribuiscono a vivere la città onestamente e operosamente e che soffrono nell’assistere alla violenza depravata di un branco di pezzenti”. 
Riportiamo fedelmente il messaggio diffuso da Cioni, accompagnato da una locandina che recita anche un esplicito “E’ arrivata l’ora di reagire a quest’orda di pezzenti” che farà discutere gli attori della politica cittadina, evidenziando i passaggi più significativi:
“Nell’ultimo anno sono stati numerosi i fatti di cronaca che hanno provocato non pochi problemi al cuore della città di Schio. A nostro parere la città deve rispondere unità a queste gang di criminali (chiamiamoli con il loro nome) per dimostrare a questi pezzenti che per loro la pacchia è finita. Scendiamo in piazza pacificamente ma risolutamente. Scendiamo in piazza tutti assieme senza distinzioni di parrocchia politica o religiosa.
Scendiamo in piazza per dimostrare che siamo al fianco delle forze dell’ordine tutte.
Scendiamo in piazza per chiedere che al più presto sia risolto il grave problema di organico in dote all’Arma di Schio. Un problema reale che attualmente non contribuisce a garantire un’adeguata presenza dei carabinieri sul territorio scledense. Scendiamo in piazza in solidarietà dei ragazzi e del barista vilmente aggrediti e rapinati. Lo vogliamo dare per una sera questo segnale di forza che solo una comunità unita può esprimere con efficacia? 
Noi pensiamo di sì!”.