Salgono i dati sulla concentrazione di ozono. Ecco cosa fare

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Lunedì 24 giugno, la stazione di rilevamento della qualità dell’aria di Schio ha registrato valori di ozono che hanno superato la soglia di informazione, con un valore massimo di 181 µg/mc alle ore 15. Valori comunque inferiori alla soglia di allarme, al di sopra della quale il perdurare di condizioni meteorologiche stabili potrebbe comportare disturbi respiratori. A comunicarlo è il Comune.

Il superamento della “soglia di informazione“, fissata a 180 microgrammi per metro cubo, è un segnale che indica la possibilità di un aggravarsi del fenomeno nel caso continuassero per più giorni condizioni atmosferiche di sole e tempo stabile, sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Una concentrazione di 240 microgrammi per metro cubo rappresenta invece la “soglia di allarme“: il superamento di tale livello in condizioni meteorologiche stabili potrebbe comportare dei disturbi all’apparato respiratorio con tosse e irritazione a gola, naso, polmoni e occhi. Si può inoltre verificare una diminuzione della funzione polmonare, oppressione toracica e un aggravamento di asma ed altre patologie respiratorie.

Per quanto riguarda l’informazione al pubblico sui livelli di ozono è disponibile un’apposita pagina sul sito dell’ Arpav, mentre per informazioni dettagliate sui dati validati è possibile  consultare l’apposita sezione sempre sul sito Arpav. Il Comune segnala inoltre la possibilità, sul medesimo sito, di consultare i dati in diretta per l’ozono. Nel sito sono inoltre disponibili anche informazioni sui possibili effetti sulla salute, le precauzioni raccomandate e le azioni preventive da attuare per la riduzione dell’inquinamento da ozono. Qui invece le previsioni delle concentrazioni di ozono per le successive 48 ore.