Diciottenne aggredito da coetanei dopo la discesa dall’autobus. Indagano i carabinieri

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
La fermata dell'autobus pubblico da dove sono scesi i protagonisti della vicenda

Altro episodio con spola che va dal bullismo all’aggressione premeditata quello andato in scena martedì sera a San Vito di Leguzzano, dove un giovane del posto di soli 18 anni è stato malmenato da un gruppo di ragazzi, tendenzialmente coetanei, dopo essere stato seguito alla discesa dell’autobus.

Il fatto è avvenuto intorno alle 19 dell’altro giorno, con i carabinieri ad aprire un’indagine dopo aver raccolto la denuncia da parte della famiglia dell’aggredito. Quest’ultimo, picchiato a calci e pugni secondo quanto dichiarato al comando di Schio, è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Santorso.

Il referto medico subito acquisito dai carabinieri scledensi misura in 3 giorni la prognosi di guarigione, conseguenza delle contusioni e delle ecchimosi compatibili con la denunciata aggressione subita da più persone. Dal “branco”, in altre parole, si parla di 6/7 adolescenti o poco più che avevano preso di mira il malcapitato neomaggiorenne sanvitese. A salvarlo da guai peggiori sarebbe stato l’intervento del suo stesso padre, dopo una chiamata a casa dallo smartphone del giovane: egli aveva presagito il pericolo causato da un diverbio non meglio specificato, verificatosi pochi minuti prima nel pullman di trasporto pubblico partito da Schio e diretto a Malo.

Gli investigatori del comando di Schio, acquisite testimonianze e immagini utili, sarebbero già sul punto di rintracciare i bulli violenti che hanno assalito in gruppo il 18enne, forse colpevole di averli richiamati mentre facevano un gran baccano sull’autobus. Per il ragazzo, studente di un istituto superiore di Thiene, più che le ferite riportate, giudicate guaribili come accennato in pochi giorni, rimane ora in eredità il timore di imbattersi nuovamente in questi soggetti abituati a quanto pare a dialogare alzando le mani anzichè il proprio livello intellettivo, e a schierarsi in gruppo contro una sola persona per far valere le proprie ragioni, o piuttosto torti che fossero.

Secondo la prima ricostruzione confermata, la banda avrebbe rincorso a piedi il 18enne preso di mira iniziando l’inseguimento punitivo da via Schio – alla fermata dell’autobus – fino in via San Gaetano, sempre in comune di San Vito di Leguzzano, minacciandolo a parole e poi aggredendolo fisicamente. L’arrivo sul posto di un adulto, vale a il padre del giovane, li ha fatti desistere e il gruppetto si è dileguato. Se così non fosse stato, per la vittima del pestaggio le lesioni subite sarebbero state ben altre.

Nell’arco di pochi giorni, probabilmente, i componenti della banda saranno identificati e convocati in caserma per fornire spiegazioni sull’accaduto. Si tratterebbe di coetanei tutti vicentini e residenti nei paesi limitrofi.