Operazione “bretella pulita”. Tutti insieme contro il degrado sulla SP 349

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Collaborazione tra i comuni e tra i popoli lungo la SP 349

Mani sporche, ma bretella più pulita. Mattinata ecologica da encomio quella che sta trascorrendo stamane un gruppo di volontari e di amministratori locali, con l’aiuto anche di alcuni richiedenti asilo africani e tante persone comuni e volonterose, per far pulizia lungo la variante alla SP 349, vale a dire la “bretella” che collega la rotatoria prossima all’Ospedale Alto Vicentino al rondò che porta al casello autostradale di Thiene-Schio. Circa una cinquantina i partecipanti della più disparata provenienza – gruppi, associazioni e semplici cittadini che hanno raccolto l’appello – impegnati sul tragitto, armati di guanti e sacchetti dove riporre i rifiuti lasciati in eredità dall’inciviltà altrui. Ben 120 i sacchi riempiti  al termine della “spedizione”, più vari pneumatici, un passeggino e perfino una bombola, più un paio di portafogli (vuoti).

La giornata ecologica di oggi rappresenta anche una sorta di “alleanza” tra più comuni coinvolti, in particolare Santorso, Zanè e Marano Vicentino sul cui territorio si trova la lingua d’asfalto cruciale per la viabilità nell’Altovicentino inaugurata nell’estate del 2006. La pulizia dei cigli della carreggiata ha interessato un tratto di circa cinque chilometri, dove fino a poche ore fa erano visibili rifiuti di vario genere sparsi alla rinfusa sull’erba e sul selciato. Un degrado intollerabile al quale si è risposto con un’iniziativa condivisa, ispirata dal buon senso e soprattutto dalla concreta e lodevole voglia di rimboccarsi le maniche.

E’ bastato un passaparola per creare una task force armata di ramazze e tanta buona volontà, coinvolgendo anche i sindaci dei comuni a partire da Franco Balzi, primo cittadino di Santorso, paese che ospita l’ospedale e promotore dell’idea, la cui bretella Thiene-Schio funge in pratica da “biglietto di visita” per raggiungerlo. La proposta ha trovato subito la piena collaborazione da parte delle amministrazioni “vicine di casa” di Zanè e Marano Vicentino che si sono accodate all’iniziativa. Sul campo minato (dalle immondizie) tante forze ed energie diverse, dai ragazzi dei gruppi scout ai pensionati più generosi, dai cacciatori veneti e dagli alpini ai volontari della protezione civile, guardie ecozoofile e non è sfuggita la presenza, accanto anche ai giovani rifugiati richiedenti asilo, di vari assessori e consiglieri dei tre paesi.

Delegazione di Zanè guidata dall’assessore all’ambiente ed ecologia Giuseppe Pozzer, con visita anche del primo cittadino Roberto Berti, al fianco dei colleghi al vertice degli enti locali di Santorso Franco Balzi e di Marano Marco Guzzonato, insieme alle loro “squadre di governo” di vicesindaci, assessori e consiglieri. Tutti uniti, per una volta mettendo nel sacco nero le diverse provenienze politiche e i campanilismi, in funzione del bene comune, anzi, ben oltre il… comune d’appartenenza.