Pronto soccorso ospedale di Santorso, la CGIL “Situazione al collasso”

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L'entrata del pronto soccorso dell'ospedale di Santorso

Un solo medico per il turno notturno, due per quello diurno, 50% di sotto-organico nel comparto dei dottori e 44 infermieri su 52 previsti. Sono queste le pericolose cifre relative al pronto soccorso dell’ospedale di Santorso messe in luce dal comparto Funzione Pubblica del sindacato CGIL Vicenza, che torna a denunciare nuovamente lo stato di grande difficoltà per il personale del reparto.

“Ormai da oltre due anni al 118 di Santorso persistono condizioni al limite della sicurezza fisica e psicologica – scrive il sindacato – siamo però convinti che questa grande difficoltà sia la punta dell’iceberg, che altri nodi siano arrivati al pettine e che la gestione dei servizi anche in altri reparti stia raggiungendo livelli di guardia. Di fronte alla nuova emergenza in Pronto Soccorso, dovuta ad un organico dei medici ridotto del 50% e alla presenza di soli 44 infermieri su 52 teoricamente previsti, in questi giorni abbiamo seguito da vicino la vicenda, per sollecitare con forza una soluzione e capire come la Direzione strategica aziendale intendeva rispondere a questa grave situazione. La presenza di un solo medico nel turno notturno e di due medici negli orari diurni, all’interno di un Pronto Soccorso in cui si verificano mediamente oltre 200 accessi al giorno, è davvero preoccupante”.

“Così come preoccupano le soluzioni tampone che l’Azienda ha dovuto individuare, prevedendo nei turni notturni la presenza di medici provenienti da altri reparti, per sopperire all’eventuale assenza del medico titolare del Pronto Soccorso (qualora fosse necessario un suo intervento diretto con il servizio del 118) – prosegue il comunicato – Personale medico che, provenendo da altri reparti, non potrà conoscere nel dettaglio le dinamiche e le criticità dei pazienti presenti nelle diverse Aree di urgenza. Il personale Infermieristico e OSS, a tal punto in carenza di organico da non avere nemmeno la possibilità di partecipare ai corsi di formazione obbligatoria, conosce l’organizzazione del servizio e con professionalità e competenza è e sarà pronto a rispondere puntualmente alle esigenze degli utenti, cercando di evitare l’elevato rischio clinico”.

“Esprimiamo però grande preoccupazione poiché, trattandosi di personale addetto anche all’accoglienza diretta dei pazienti, potrà essere oggetto di contenziosi e possibili aggressioni, generate da situazioni di tensione per le attese che inevitabilmente potranno verificarsi – conclude il sindacato -. Da anni la Funzione Pubblica CGIL di Vicenza ribadisce come alla base delle difficoltà del Pronto Soccorso di Santorso, ma anche di altri Reparti dell’Ospedale, vi sia una grave carenza nella strategia organizzativa da parte delle diverse Direzioni che si sono succedute dopo la fusione dei due Ospedali di Schio e Thiene. Strategia organizzativa non efficace, che tende a rispondere alle problematiche con interventi di breve respiro e che ora, associata alla grave carenza di organico, sta mettendo allo scoperto una situazione al limite della sostenibilità anche per gli operatori, che arrivano talvolta al punto di licenziarsi per non dover lavorare in situazioni di rischio, per se stessi ma soprattutto per gli utenti”.