Schio e il British Day: una passione che finisce sulla BBC

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Il London Bus, simbolo del British Day. Foto DE FRENZA

“Schio è la Manchester d’Italia”. Una frase che vuole riassumere la vocazione “british” del capoluogo scledense, data soprattutto dal secolare passato laniero di Schio, città natale dei conti Rossi e della indimenticata Lanerossi.

Questo filo rouge che lega Schio con il Regno Unito, a sua volta dotato di un passato laniero di profilo internazionale, in questi ultimi anni è stato declinato soprattutto attraverso il British Day, l’evento dedicato ormai da diversi anni a vestire Schio di britannico, grazie all’instancabile lavoro del gruppo Schio Life.

La traboccante passione per tutto quello che c’è di inglese, traspirata attraverso il British Day 2018, è stata persino intercettata da Rossi Thomson, giornalista anglofona che lavora per la BBC, la British Broadcasting Company. Thomson, il cui nome è curiosamente Rossi (vi assicuriamo che non c’entra nulla con il più noto Alessandro Rossi), è infatti stata a Schio durante l’ultima edizione, tenutasi nel mese di ottobre. La giornalista due giorni fa ha poi pubblicato un pezzo dal titolo “La città italiana innamorata della Gran Bretagna”, in cui decanta con un sincero stupore l’amore di Schio per l’oltre manica.

“Had it not been for the sunny sky, I could have sworn that I was in Great Britain” (non fosse stato per il sole, avrei giurato di essere in Gran Bretagna). Questo l’attacco del suo articolo che racconta delle vie di Schio trasformatesi improvvisamente in streets.

Un successo dunque, quello del British Day, che ha travalicato in confini nazionali, ottenendo i lusinghieri complimenti dei britannici. Grande gioia per Claudio Canova, del gruppo Schio Life, che proprio a Thomson ha dichiarato di star pensando ad un gemellaggio tra Schio e Manchester. Se ne farà qualcosa? We’ll see.