Una task-force di cuori generosi per Neve, cucciola di 3 mesi abbandonata. Ora è fuori pericolo

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Pesava meno di 3 chili e mezzo quando Federica De Pretto, volontaria e portavoce di Enpa Thiene-Schio, dopo averla accolta e accudita la ha affidata alle cure dei medici veterinari di una clinica di Bologna. A distanza adesso di meno di una ventina di giorni, dopo il buon esito di una terapia innovativa sull’apparato intestinale, la convalescenza in Altovicentino e la voglia di scodinzolare – che di pappare! – ritrovata, ora sì che si più dire avviata alla guargigione. E restituita (caparbiamente) alla vita, con i 5 chilogrammi beneauguranti di peso a certificarne la salute “in ripresa”. E ci si augura, magari, del tutto recuperata nelle prossime settimane.

Una bella sorpresa a Pasqua e dintorni per tutti coloro che amano gli animali, i fidi amici a quattro zampe in particolare, è stato il messaggio pubblicato proprio alla vigilia della festa dalla guida della sezione di Thiene e Schio. La cucciola di una decina di settimane presa in carico da Enpa lo scorso 17 febbraio, abbandonata in condizioni critiche, pelle e ossa, si sta riprendendo.

Federica De Pretto e chi l’ha sostenuta è andata contro a qualche “consiglio” che la invitava a lasciar perdere, a rassegnarsi alla sorte che inevitabilmente sarebbe toccata alla cucciola di soli tre mesi. Dopo un primo intervento portato a termine nel Vicentino per aderenze intestinali. Tra chi parlava di accanimento e chi di eccessivo impiego di risorse per un unico animale malato, e piuttosto gravemente. Un impegno, insomma, non solo di tempo e di amore per gli animali, ma anche – e forse in questo caso soprattutto – economico, a cui però hanno contribuito tante altre persone per tentare di salvare Neve dopo un accorato appello via social. E ci hanno creduto fino fondo.

Una foto recente di una vispa Neve, di questa settimana

Una colletta di speranza riuscita che si può fare – certo che sì – anche per un cane, con circa 3 mila euro il costo da affrontare. E che ha riservato una gioia indescrivibile a chi ha seguito passo dopo passo la vicenda in contatto con Enpa, fino al messaggio distensivo apparso ieri in rete accolto quasi con ovazione. Dopo il viaggio a Bologna in un ospedale veterinario specializzato dove la piccola cagnolina è rimasta legata a un filo tenue. Una settimana di ricovero, un “bollettino” giornaliero per misurarne ogni minimo progresso. Con aggiornamenti giorno per giorno per capire se il trapianto fecale fosse andato a buon fine e se quel candido batuffolo bianco a quattro zampe avesse chance di sopravvivere prima, e crescere poi. “Finalmente possiamo stare tranquilli – ha scritto Federica sul profilo personale – rosicchi, trascini le coperte dappertutto, prendi tutti alle caviglie e non molli, abbai, ti fiondi sul cibo come non ci fosse un domani. Insomma tutto quello che un cucciolo di 3 mesi deve fare!”.


Lo scorso 18 marzo la situazione era disperata, alla viglia dell’ultima spiaggia. “Neve è stata ricoverata oggi all’Ospedale Veterinario “I Portoni Rossi” di Bologna – si leggeva sulla pagina di Enpa quel giorno -. La situazione è grave, ma noi abbiamo una fiammella di speranza nel cuore. Tutto per un cane solo? Si, per noi uno vale uno. E Neve merita anche questa possibilità. Siamo distrutti ma non ancora sconfitti“.

A distanza di pochi giorni che sembrano passato remoto non possono mancare i più sinceri e grati ringraziamenti alla task-force che si è riunita virtualmente per Neve. Una “coccola” vivente che sicuramente non faticherà un domani per trovare casa e una famiglia pronta ad accudirla. “Grazie a tutti per il supporto economico e morale – continua la presidente dell’associazione locale – non è stato facile decidere per lei, soprattutto perché avevamo degli oppositori. Certo, tu hai sofferto molto, ma alla fine avevamo ragione noi: io, Neve e tutti quelli che ci hanno creduto. Siete stati davvero tanti!”