Droni, cani molecolari, un elicottero e 50 persone continuano a cercare Daniele

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Continuano con ogni mezzo disponibile le ricerche di Daniele Mezzari, il 42enne vicentino che sa sabato è scomparso sul massiccio del Pasubio. Un’imponente task force di uomini – circa 50 persone – e mezzi, tra cui droni aerovolanti dotati di telecamera e un elicottero, persevera nel battere ogni sentiero, pendio e bosco innevato sulle Piccole Dolomiti per cercare l’escursionista disperso. Nessuna novità, finora, nonostante l’impegno di tanti specialisti saliti intorno ai 2 mila metri di quota, per salire e ridiscendere i versanti, a partire dal Rifugio Balasso dove è stata ritrovata la vettura dell’operaio. A Montecchio Maggiore la famiglia di Daniele attende aggiornamenti che, purtroppo, con il trascorrere prima delle ore e poi dei giorni, difficilmente avranno l’esito sperato.

Il mancato rientro dell’uomo, che aveva lasciato la propria abitazione castellana dicendo di recarsi in montagna per una camminata come altre volte nel passato recente. ha attivato i soccorsi all’indomani. Gruppi di perlustratori continuano a muoversi tra Monte Cornetto, Vaio Stretto, Val Canale, Malga Baffelan e i sentieri intorno a Campogrosso e Camposilvano. In dotazione un apparecchio di rilevazione denominato “Recco”, installato sull’elicottero del Soccorso Alpino Cnsas, con il gruppo di Schio che coordina ormai da domenica le ricerche sul territorio montano.